domenica 13 novembre 2022

Aurore Boreali dicembre 2021 - Lapponia



Qui le foto (soprattutto rubate) 

4 dicembre 2021 Milano > Helsinki

Si parte dopo 2 anni di fermo per un viaggio AnM. Non è una partenza come un'altra, con i positivi che aumentano e la socialità drasticamente diminuita, non parto a cuor leggero. La mia indole di esploratrice, però, predomina. Conosco i primi 11 partecipanti al banco di Malpensa; le presentazioni, gli sguardi che scrutano i visi su cui campeggia l'immancabile mascherina, il toto green pass. Passiamo tutti i controlli e saliamo a bordo, so già che mi addormenterò recuperando le prossime ore di sosta tra i 2 voli, non manco di sorridere mentre il carrello lascia l'asfalto della pista. Helsinki ci accoglie con molta neve ed un discreto freddo che si percepisce attraversando il manicotto d'imbarco. Dopo poco tempo troviamo i 4 partecipanti che arrivano da Roma con cui partiamo alla ricerca vana di un posto ove cenare, fino all'estremo opposto dell'aeroporto, così tranquillo e comodo che ci accampiamo per la notte.

5 dicembre 2021 Helsinki > Inari

Ore 6:50, dopo la costosa colazione al bar, saliamo sul volo per Ivalo. Fuori dal finestrino, pian piano, l'alba si accende dei suoi colori, ma non sorgerà mai a queste latitudini in questo periodo. Un freddo secco fa capolino fuori dall'aeroporto, non è ancora giorno, o meglio, non c'è ancora luce quando saliamo sul bus per Inari dove la sciura di Villa Lanca, ci rimbalza a dopo le ore 12. Presi dall'entusiasmo ci avviamo per una passeggiata ma, il freddo pungente (-24) ci costringe a riparare nel bar dirimpetto il nostro alloggio. Dopo aver trangugiato una bevanda calda, ripartiamo per una passeggiata; la neve scricchiola sotto i nostri piedi e gli alberi imbiancati fanno da cornice ad un silenzio irreale. Dalle casette che incrociamo nessun suono, nessun segno di vita se non le luci alle finestre, spesso di Natale. Torniamo indietro e finalmente entriamo in possesso della maggior parte delle stanze, pranziamo con fusilli al pesto destreggiandoci in qualche modo nella cucina poco attrezzata. Ripartiamo alla ricerca del miglior posto per vedere l'aurora; questa volta sono meglio equipaggiata e non congelo dopo 10 passi. Abbiamo prenotato una sauna poco lontano, quando ci avviamo l'aurora verde, pian piano, fa capolino sopra le nostre teste; davvero non credevo di vederla così, di punto in bianco, anzi, di verde vestita. La sauna è affollata da metà di noi e non tutti escono all'aria frizzante, buttandosi nella neve, come da regola. Proviamo a cercare ancora l'aurora ma ci sberleffa apparendo fioca, abbandoniamo quindi il gelido abbraccio lappone per cucinare una zuppa calda, consumata a suon di chiacchiere.

6 dicembre 2021 Rovaniemi

Sveglia ore 5:30 e tutti fuori alle 6:30, destinazione Rovaniemi. Fuori dal pullman il buio ci avviluppa, solo gli alberi ghiacciati si susseguono dal finestrino. Arriviamo al museo Arktikum sincronizzati con la sua apertura e lo visitiamo per 2h1/2 in tutta la sua estensione. Successivamente dirigiamo verso Napapiiri, il villaggio di Babbo Natale, con cui scattiamo la tradizionale foto (di gruppo per dividere una spesa esagerata). I negozi vendono tutta la paccottiglia immaginabile, così si gira il villaggio a -20. Una Gardaland lappone, questa è la mia definizione, anche se alcune foto risultano suggestive. Pranziamo tardissimo e risaliamo alle 16 sul pullman che ci riporta a Inari, dove ceniamo con un risotto in busta ai porcini, affogato dal formaggio grattugiato che non manca. Per aperitivo birra e patatine, siamo stipati tutti e 16 ma la convivialità non manca. Usciamo alla ricerca dell'aurora ma è troppo blanda per congelarsi in osservazione, quindi si rientra per il necessario riposo.

7 dicembre 2021 Inari

Un mini gruppo (Marco, Mattia, Simona, Sonia, Stefania, Vito ed io) esce prima per affrontare un trek verso Pielpajarvi Church, la temperatura si è alzata, solo -14, quindi c'incamminiamo di buon passo ma non arriveremo mai perchè non abbiamo abbastanza tempo. L'alba fa capolino sul lago ghiacciato con i suoi colori dorati che fanno brillare il candido manto. La foresta ci accoglie come fossimo in una favola dei fratelli Grimm, il passo è spedito e ci scalda. Di ritorno incrociamo un branco di renne: loro osservano noi e noi loro, in silenzio. Quando vanno via proseguiamo uscendo dal bosco. Cambiamo strada attraversando il lago con qualche perplessità, ogni scricchiolio intimorisce, ogni crepa allarma ma i segni lasciati dalle motoslitte, ci lasciano intendere che non sprofonderemo nelle acque gelide. Arrivati a 'casa' organizziamo un veloce pranzo e partiamo per visitare una fattoria Sami (i Sami sono l'unico popolo indigeno dell'Unione Europea). Tula ci accoglie in casa sua, raccontando la storia della sua famiglia e la lavorazione delle pelli di renna. E' incredibile quanto siano calde le sue pantofole di renna. Dopo essere stati al caldo andiamo a congelarci fuori con il marito che ci racconta le caratteristiche di questi simpatici animali. Sono docili e mansuete, bisogna solo porre particolare attenzione al loro palco di corna, soprattutto quello dei maschi. Salutati i nostri ospiti, torniamo a casa e, dopo cena, usciamo per l'aurora che si presenta con una coda arrotolata estremamente suggestiva. Le forme cambiano più volte così combattiamo con il gelo, per goderci questo spettacolo della natura.

8 dicembre 2021 Capo Nord

Dopo ben 5 ore di sonno, svelti svelti, saliamo sul bus alle 5:30. I km di strada ghiacciata, scorrono al buio, passiamo il confine con la Norvegia senza i controlli che temevamo, proseguiamo la strada su cui si affacciano le casette colorate oltre cui c'è il mare e la roccia, spazzata dal vento. Si scattano foto dal finestrino e ci si riempie gli occhi della bellezza di queste terre dure, ma al contempo dolci. L'ultimo tratto di strada è il più difficile, il pullman, sbattuto dal vento, procede talvolta slittando fino a destinazione: Capo Nord. Non c'è molto ma è il senso di quello che rappresenta questo luogo a renderlo speciale. Tiro fuori la mia maglia verde e mi faccio scattare una foto con molte difficoltà di equilibrio. Invio la posizione ad una delle tante chat in cui sono, in particolare a Gigi, che me l'aveva chiesta. Nel centro di visita c'è il museo e una sala cinema che proietta le immagini del documentario sulla Norvegia. Un'ultima foto di gruppo sotto al mappamondo e risaliamo sul bus, fermandoci per un tardato pranzo finalmente locale. Con Marco R. condivido 2 piatti di stoccafisso cucinati in modi diversi, buoni e gustosi entrambi, così come la birra. Arriviamo a casa alle 22; anche stasera l'aurora ci saluta, seppur blanda. Una cena arrangiata e molte risate concludono questa lunga giornata.

9 dicembre 2021 Inari e dintorni

L'esperienza di questa mattina consiste nella slitta trainata dagli husky, solo non credevo dovessimo guidarla noi! Dopo il briefing su slitta e comandi ai cani, ed un certo timore per il freddo, in coppia con Sonia siamo posizionate in testa, lei guida, io mi accomodo coprendomi con le pelli di renna, efficaci ma non totalmente sufficienti per ripararsi dal vento gelido. Scivoliamo sul lago ghiacciato trainate dal nostro tiro di 5 piccoli ma possenti cani disposti 2+1+2, a metà strada scambiamo i ruoli e tocca a me guidare, cercando di non farmi congelare totalmente le dita delle mani, nonostante il doppio guanto. Non è difficile guidare la slitta, difficile è fermarmi perchè, nonostante il freno, non riesco a fermare i 5 che guaiscono, volendo ancora correre. Le carezze vengono contraccambiate con enfasi, troppa enfasi :-) Andiamo a scaldarci in una tenda ove un bel fuoco arde, beviamo una specie di thè speziato bollente. Tornati a Villa Lanca cuciniamo un risotto per pranzo e, successivamente, partiamo per un trek ad anello che si rivela estremamente suggestivo. Il percorso è illuminato da piccoli lampioni, sotto il ponte tibetano scorre il fiume, gli alberi osservano silenziosi il nostro incedere, il nevischio scende sui nostri capi, il silenzio è interrotto dal consueto vociare. Tornati in città visitiamo il tranquillo, e caldo, parlamento Sami e ci prepariamo per la sauna che si rivela una fregatura oltre ogni limite! Ceniamo nel ristorante dirimpetto l'alloggio; l'antipasto è inesistente, striminzite briciole di salmone con salsine varie, la portata principale, ovvero renna e purè, è ottima e adeguata ad una porzione, accompagnata da birra locale. A conclusione un dolce al cioccolato con cuore caldo. Il conto è certamente salato ma, per una volta, crepi l'avarizia! Tornati a casa facciamo i conti della cassa, con notevole confusione, e riassumiamo il programma di domani. Si va a nanna mentre i maschietti cuociono la pasta per una aglio, olio e peperoncino di mezzanotte. Italian style!

10 dicembre 2021 Inari

Trek verso Pielpajarvi Church che non eravamo riusciti a raggiungere 3 giorni fa. Simona ed io partiamo di buon passo, conoscendo la strada e volendo arrivare. Il cielo si schiarisce mentre attraversiamo il lago ghiacciato. Il bosco ci accoglie con il silenzio, generoso ed ospitale, per chi riesce a cogliere tutto ciò. Arriviamo alla chiesetta di legno, apriamo le imposte e la visitiamo: le panche di legno, le bibbie accatastate, tutto è fermo nel tempo, un tempo di gelo che ben si esprime dai vetri cristallizzati. Dopo la foto di gruppo torniamo indietro, resto volutamente distante e sola per sentire il rumore dei miei passi, lo scricchiolio di neve e ghiaccio. Quando arrivo ad Inari punto al parlamento per scongelarmi, successivamente raggiungo gli altri al pub per un kebab veggy molto buono. Si torna l'ultima volta a Villa Lanca per recuperare il bagaglio e trovare Lurch (della famiglia Addams), che ci riporta all'aeroporto di Ivalo. Arriviamo ad Helsinky molto tardi grazie al ritardo del volo, l'ostello è carino e confortevole, ci consentono l'uso della cucina così organizziamo la più classica delle spaghettate a mezzanotte. Vado a dormire dopo le 2 puntando la sveglia alle 6:50.

11 dicembre 2021 Helsinky 

Suona puntuale come un incubo! Mi alzo a fatica e mi preparo per la sauna: è gratis, vuoi non approfittare?! Dopo 15/20 min di cottura si lascia il posto scendendo per la colazione alla "Continuavano a chiamarlo Trinità"; non è proprio il top ma si mangia ugualmente. Partiamo per il giro della capitale ma non riusciamo a completarlo per i numerosi ritardi sulla tabella di marcia, amen! Salutiamo Simona che si ferma, e recuperiamo i bagagli all'ostello, prendendo i taxi per l'aeroporto. Check in autonomia, con auto spedizione del bagaglio, e ci dedichiamo a wurstel e birra per ingannare il ritardo di 2 ore. Il gruppo Roma parte prima, salutiamo Francesca, Laura, Marco L. e Sonia (un surplus di Marco in questo viaggio, ma anche di Sonia e Francesca). Il gruppo Milano invece si saluta a Malpensa: Chiara, Francesca S., Marco R., Marco T., Mattia, Rosa, Stefania, Tina, Vito e Sonia M.). Con il ritardo accumulato ci sono un bel po' di problemi per chi deve proseguire ancora il viaggio verso casa. Se ricordo bene,  Marco L. cammina per 14km di notte, Chiara e Mattia riescono a prendere un Flixbus per Bologna al volo grazie a Francesca, Marco T. guida di notte verso la Liguria, Stefania si ferma da me. Qualche giorno dopo Vito ci comunica di essere positivo così scappo dall'ufficio dove ero appena arrivata, e si ricomincia. 

Che dire se non CI VOLEVA! Un viaggio con perfetti sconosciuti, usi e costumi diversi, l'aurora sopra le nostre teste, esperienze diverse dal nostro quotidiano, vissute senza vedere mai il sole e sopravvivendo al freddo estremo. 

Grazie a tutti.

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