Come abbiamo fatto a costruire la Super Salamella?
Ecco qua! Buona visione :-)
Grazie Miky, quello che ci hai donato è molto più dei km percorsi.
Frog
Avviso per tutti gli iscritti all'ASD Le Salamelle AVIS Abbiategrasso:
La giornata di ieri è stata una boccata d'aria fresca: non solo perché il clima è stato favorevole e la campagna abbiatense ha dato il meglio di sé, ma soprattutto perché la Salamellando con l'Avis è tornata ad essere quella che tutti conoscevamo
Udite, udite!
La Salamellando con l'Avis torna con l'edizione "completa": vi aspettiamo il 5 MARZO 2023 con 5 percorsi (7 - 11 - 14 - 17 - 21 Km), scaldacollo e panino con salamella ai primi 500 iscritti con dono promozionale.
Non mancate!
Qui le foto (soprattutto rubate)
4 dicembre 2021 Milano > Helsinki
Si parte dopo 2 anni di fermo per un viaggio AnM. Non è una partenza come un'altra, con i positivi che aumentano e la socialità drasticamente diminuita, non parto a cuor leggero. La mia indole di esploratrice, però, predomina. Conosco i primi 11 partecipanti al banco di Malpensa; le presentazioni, gli sguardi che scrutano i visi su cui campeggia l'immancabile mascherina, il toto green pass. Passiamo tutti i controlli e saliamo a bordo, so già che mi addormenterò recuperando le prossime ore di sosta tra i 2 voli, non manco di sorridere mentre il carrello lascia l'asfalto della pista. Helsinki ci accoglie con molta neve ed un discreto freddo che si percepisce attraversando il manicotto d'imbarco. Dopo poco tempo troviamo i 4 partecipanti che arrivano da Roma con cui partiamo alla ricerca vana di un posto ove cenare, fino all'estremo opposto dell'aeroporto, così tranquillo e comodo che ci accampiamo per la notte.
5 dicembre 2021 Helsinki > Inari
Ore 6:50, dopo la costosa colazione al bar, saliamo sul volo per Ivalo. Fuori dal finestrino, pian piano, l'alba si accende dei suoi colori, ma non sorgerà mai a queste latitudini in questo periodo. Un freddo secco fa capolino fuori dall'aeroporto, non è ancora giorno, o meglio, non c'è ancora luce quando saliamo sul bus per Inari dove la sciura di Villa Lanca, ci rimbalza a dopo le ore 12. Presi dall'entusiasmo ci avviamo per una passeggiata ma, il freddo pungente (-24) ci costringe a riparare nel bar dirimpetto il nostro alloggio. Dopo aver trangugiato una bevanda calda, ripartiamo per una passeggiata; la neve scricchiola sotto i nostri piedi e gli alberi imbiancati fanno da cornice ad un silenzio irreale. Dalle casette che incrociamo nessun suono, nessun segno di vita se non le luci alle finestre, spesso di Natale. Torniamo indietro e finalmente entriamo in possesso della maggior parte delle stanze, pranziamo con fusilli al pesto destreggiandoci in qualche modo nella cucina poco attrezzata. Ripartiamo alla ricerca del miglior posto per vedere l'aurora; questa volta sono meglio equipaggiata e non congelo dopo 10 passi. Abbiamo prenotato una sauna poco lontano, quando ci avviamo l'aurora verde, pian piano, fa capolino sopra le nostre teste; davvero non credevo di vederla così, di punto in bianco, anzi, di verde vestita. La sauna è affollata da metà di noi e non tutti escono all'aria frizzante, buttandosi nella neve, come da regola. Proviamo a cercare ancora l'aurora ma ci sberleffa apparendo fioca, abbandoniamo quindi il gelido abbraccio lappone per cucinare una zuppa calda, consumata a suon di chiacchiere.
6 dicembre 2021 Rovaniemi
Sveglia ore 5:30 e tutti fuori alle 6:30, destinazione Rovaniemi. Fuori dal pullman il buio ci avviluppa, solo gli alberi ghiacciati si susseguono dal finestrino. Arriviamo al museo Arktikum sincronizzati con la sua apertura e lo visitiamo per 2h1/2 in tutta la sua estensione. Successivamente dirigiamo verso Napapiiri, il villaggio di Babbo Natale, con cui scattiamo la tradizionale foto (di gruppo per dividere una spesa esagerata). I negozi vendono tutta la paccottiglia immaginabile, così si gira il villaggio a -20. Una Gardaland lappone, questa è la mia definizione, anche se alcune foto risultano suggestive. Pranziamo tardissimo e risaliamo alle 16 sul pullman che ci riporta a Inari, dove ceniamo con un risotto in busta ai porcini, affogato dal formaggio grattugiato che non manca. Per aperitivo birra e patatine, siamo stipati tutti e 16 ma la convivialità non manca. Usciamo alla ricerca dell'aurora ma è troppo blanda per congelarsi in osservazione, quindi si rientra per il necessario riposo.
7 dicembre 2021 Inari
Un mini gruppo (Marco, Mattia, Simona, Sonia, Stefania, Vito ed io) esce prima per affrontare un trek verso Pielpajarvi Church, la temperatura si è alzata, solo -14, quindi c'incamminiamo di buon passo ma non arriveremo mai perchè non abbiamo abbastanza tempo. L'alba fa capolino sul lago ghiacciato con i suoi colori dorati che fanno brillare il candido manto. La foresta ci accoglie come fossimo in una favola dei fratelli Grimm, il passo è spedito e ci scalda. Di ritorno incrociamo un branco di renne: loro osservano noi e noi loro, in silenzio. Quando vanno via proseguiamo uscendo dal bosco. Cambiamo strada attraversando il lago con qualche perplessità, ogni scricchiolio intimorisce, ogni crepa allarma ma i segni lasciati dalle motoslitte, ci lasciano intendere che non sprofonderemo nelle acque gelide. Arrivati a 'casa' organizziamo un veloce pranzo e partiamo per visitare una fattoria Sami (i Sami sono l'unico popolo indigeno dell'Unione Europea). Tula ci accoglie in casa sua, raccontando la storia della sua famiglia e la lavorazione delle pelli di renna. E' incredibile quanto siano calde le sue pantofole di renna. Dopo essere stati al caldo andiamo a congelarci fuori con il marito che ci racconta le caratteristiche di questi simpatici animali. Sono docili e mansuete, bisogna solo porre particolare attenzione al loro palco di corna, soprattutto quello dei maschi. Salutati i nostri ospiti, torniamo a casa e, dopo cena, usciamo per l'aurora che si presenta con una coda arrotolata estremamente suggestiva. Le forme cambiano più volte così combattiamo con il gelo, per goderci questo spettacolo della natura.
8 dicembre 2021 Capo Nord
Dopo ben 5 ore di sonno, svelti svelti, saliamo sul bus alle 5:30. I km di strada ghiacciata, scorrono al buio, passiamo il confine con la Norvegia senza i controlli che temevamo, proseguiamo la strada su cui si affacciano le casette colorate oltre cui c'è il mare e la roccia, spazzata dal vento. Si scattano foto dal finestrino e ci si riempie gli occhi della bellezza di queste terre dure, ma al contempo dolci. L'ultimo tratto di strada è il più difficile, il pullman, sbattuto dal vento, procede talvolta slittando fino a destinazione: Capo Nord. Non c'è molto ma è il senso di quello che rappresenta questo luogo a renderlo speciale. Tiro fuori la mia maglia verde e mi faccio scattare una foto con molte difficoltà di equilibrio. Invio la posizione ad una delle tante chat in cui sono, in particolare a Gigi, che me l'aveva chiesta. Nel centro di visita c'è il museo e una sala cinema che proietta le immagini del documentario sulla Norvegia. Un'ultima foto di gruppo sotto al mappamondo e risaliamo sul bus, fermandoci per un tardato pranzo finalmente locale. Con Marco R. condivido 2 piatti di stoccafisso cucinati in modi diversi, buoni e gustosi entrambi, così come la birra. Arriviamo a casa alle 22; anche stasera l'aurora ci saluta, seppur blanda. Una cena arrangiata e molte risate concludono questa lunga giornata.
9 dicembre 2021 Inari e dintorni
L'esperienza di questa mattina consiste nella slitta trainata dagli husky, solo non credevo dovessimo guidarla noi! Dopo il briefing su slitta e comandi ai cani, ed un certo timore per il freddo, in coppia con Sonia siamo posizionate in testa, lei guida, io mi accomodo coprendomi con le pelli di renna, efficaci ma non totalmente sufficienti per ripararsi dal vento gelido. Scivoliamo sul lago ghiacciato trainate dal nostro tiro di 5 piccoli ma possenti cani disposti 2+1+2, a metà strada scambiamo i ruoli e tocca a me guidare, cercando di non farmi congelare totalmente le dita delle mani, nonostante il doppio guanto. Non è difficile guidare la slitta, difficile è fermarmi perchè, nonostante il freno, non riesco a fermare i 5 che guaiscono, volendo ancora correre. Le carezze vengono contraccambiate con enfasi, troppa enfasi :-) Andiamo a scaldarci in una tenda ove un bel fuoco arde, beviamo una specie di thè speziato bollente. Tornati a Villa Lanca cuciniamo un risotto per pranzo e, successivamente, partiamo per un trek ad anello che si rivela estremamente suggestivo. Il percorso è illuminato da piccoli lampioni, sotto il ponte tibetano scorre il fiume, gli alberi osservano silenziosi il nostro incedere, il nevischio scende sui nostri capi, il silenzio è interrotto dal consueto vociare. Tornati in città visitiamo il tranquillo, e caldo, parlamento Sami e ci prepariamo per la sauna che si rivela una fregatura oltre ogni limite! Ceniamo nel ristorante dirimpetto l'alloggio; l'antipasto è inesistente, striminzite briciole di salmone con salsine varie, la portata principale, ovvero renna e purè, è ottima e adeguata ad una porzione, accompagnata da birra locale. A conclusione un dolce al cioccolato con cuore caldo. Il conto è certamente salato ma, per una volta, crepi l'avarizia! Tornati a casa facciamo i conti della cassa, con notevole confusione, e riassumiamo il programma di domani. Si va a nanna mentre i maschietti cuociono la pasta per una aglio, olio e peperoncino di mezzanotte. Italian style!
10 dicembre 2021 Inari
Trek verso Pielpajarvi Church che non eravamo riusciti a raggiungere 3 giorni fa. Simona ed io partiamo di buon passo, conoscendo la strada e volendo arrivare. Il cielo si schiarisce mentre attraversiamo il lago ghiacciato. Il bosco ci accoglie con il silenzio, generoso ed ospitale, per chi riesce a cogliere tutto ciò. Arriviamo alla chiesetta di legno, apriamo le imposte e la visitiamo: le panche di legno, le bibbie accatastate, tutto è fermo nel tempo, un tempo di gelo che ben si esprime dai vetri cristallizzati. Dopo la foto di gruppo torniamo indietro, resto volutamente distante e sola per sentire il rumore dei miei passi, lo scricchiolio di neve e ghiaccio. Quando arrivo ad Inari punto al parlamento per scongelarmi, successivamente raggiungo gli altri al pub per un kebab veggy molto buono. Si torna l'ultima volta a Villa Lanca per recuperare il bagaglio e trovare Lurch (della famiglia Addams), che ci riporta all'aeroporto di Ivalo. Arriviamo ad Helsinky molto tardi grazie al ritardo del volo, l'ostello è carino e confortevole, ci consentono l'uso della cucina così organizziamo la più classica delle spaghettate a mezzanotte. Vado a dormire dopo le 2 puntando la sveglia alle 6:50.
11 dicembre 2021 Helsinky
Suona puntuale come un incubo! Mi alzo a fatica e mi preparo per la sauna: è gratis, vuoi non approfittare?! Dopo 15/20 min di cottura si lascia il posto scendendo per la colazione alla "Continuavano a chiamarlo Trinità"; non è proprio il top ma si mangia ugualmente. Partiamo per il giro della capitale ma non riusciamo a completarlo per i numerosi ritardi sulla tabella di marcia, amen! Salutiamo Simona che si ferma, e recuperiamo i bagagli all'ostello, prendendo i taxi per l'aeroporto. Check in autonomia, con auto spedizione del bagaglio, e ci dedichiamo a wurstel e birra per ingannare il ritardo di 2 ore. Il gruppo Roma parte prima, salutiamo Francesca, Laura, Marco L. e Sonia (un surplus di Marco in questo viaggio, ma anche di Sonia e Francesca). Il gruppo Milano invece si saluta a Malpensa: Chiara, Francesca S., Marco R., Marco T., Mattia, Rosa, Stefania, Tina, Vito e Sonia M.). Con il ritardo accumulato ci sono un bel po' di problemi per chi deve proseguire ancora il viaggio verso casa. Se ricordo bene, Marco L. cammina per 14km di notte, Chiara e Mattia riescono a prendere un Flixbus per Bologna al volo grazie a Francesca, Marco T. guida di notte verso la Liguria, Stefania si ferma da me. Qualche giorno dopo Vito ci comunica di essere positivo così scappo dall'ufficio dove ero appena arrivata, e si ricomincia.
Che dire se non CI VOLEVA! Un viaggio con perfetti sconosciuti, usi e costumi diversi, l'aurora sopra le nostre teste, esperienze diverse dal nostro quotidiano, vissute senza vedere mai il sole e sopravvivendo al freddo estremo.
Grazie a tutti.
Frog
22/08/2021 17km 600d
Con Jo si parte per la regione più piccola d'Italia, meta di una settimana di trekking in Val d'Ayas. Ambro ha suggerito un curioso e facile trek a Brusson, ovviamente sbagliamo l'attacco e partiamo decisamente più basse per il sentiero 1, che attraversa la strada carrabile in più punti. Arrivate al Col d'Juxe proseguiamo per il percorso intercalato da 14 gallerie, arrivate all'ultima torniamo indietro totalizzando 17km. Riprendiamo l'auto per Champoluc dove arriviamo poco dopo e conosciamo i compagni di avventura e la guida, domani si sgambetta.
23/08/2021 17km 1050d
Brutto inizio svegliarsi con il mal di testa ma provo comunque a fare una blanda colazione e a prepararmi. Con la navetta andiamo a Saint Jacques, da cui inizia il sentiero verso il lago Blu, successivamente conquistiamo il rifugio Ferraro. Dopo pranzo continuiamo per l'abitato di Resy, poi per il villaggio walser Soussun, in seguito per il rifugio Vieux Crest terminando a Champoluc. La cena trascorre tra risate e gli ultimi 4 stoici passeggiano lungo il fiume prima della nanna.
24/08/2021 11km 250d
Causa tempo incerto, mattinata easy partendo da Antagnod; imbocchiamo un facile sentiero che, tra qualche sali scendi, arriva a Brusson. Dopo aver circumnavigato il lago artificiale, addentiamo un panino e torniamo a Champoluc con il bus. Con Jo, Ilaria e Stefano nel pomeriggio andiamo alle miniere d'oro di Brusson. Raggiungiamo l'ingresso percorrendo un sentiero sotto la pioggia. La visita è estremamente interessante, anche se il freddo e l'umidità, penetrano nelle ossa. Stasera si sorseggia genepy per riscaldarsi.
25/08/2021 16km 1500d
Partenza a piedi dall'albergo verso il Crest che avevamo ridisceso 2 giorni fa. Arriviamo alla funivia ricongiungendoci con le 3 ragazze arrivate in cabina. Procediamo quindi per il villaggio di Cuneaz e poi per il lago di Perrin, affrontando 3 strappi di un certo impegno fisico. Giusto il tempo di scattare qualche foto e le nuvole ricoprono il lago abbassando decisamente la temperatura. Discendiamo dalla cima da un sentiero panoramico e proseguiamo per il bel villaggio di Mascognaz dove sostiamo al rifugio per un ristoro pomeridiano. Affrontiamo l'ultima discesa fino a Champoluc dove incontriamo Betty e Miry con cui condividiamo un meritato aperitivo. A cena si ride per le arcigne signore alle mie spalle cui non va bene proprio nulla! Primo premio va a Stefano che ordina per dolce una coppa di gelato con tutti, ma proprio tutti, i gusti disponibili.
26/08/2021 16km 1200d
Con l'auto raggiungiamo Estoul da cui partiamo per il mio trek preferito. Il paesaggio si presenta ampio e ricco; s'intravede Aosta e si ammira il Monte Bianco. Proseguiamo per il lago Estor fino alla punta Valnera. Inerpicandoci per la salita la vista abbraccia anche i laghetti più piccoli, incastonati in un paesaggio da sogno. Pranziamo al rifugio Arp proseguendo poi per l'ultimo lago di Palasina dove sostiamo in relax prima di tornare alle auto.
27/08/2021 17km 1140d
Con la navetta raggiungiamo Mandriou dove partiamo per il sentiero Ru Cortoud che percorriamo quasi in piano accompagnando i nostri passi al gorgoglio del ruscello. Saliamo al rifugio Grand Tournalin dove pranziamo, il paesaggio mi ricorda il gran Paradiso. Lungo il sentiero le mucche salutano leccando la mia mano con la lingua rasposa. Discendiamo fino a Saint Jacques dove domani partirà un trail super impegnativo. L'ultima cena trascorre in allegria prima dei saluti che si concluderanno a colazione di domani.
28/08/2021
Sulla via del ritorno visitiamo il borgo ed il castello di Bard, perdendoci in 2 mostre e acquistando gli ultimi souvenir gastronomici prima di rientrare alla vecia Milan.
Un grazie ai compagni: Jo (cuginm), Anna (la ligure), Federica e Ilaria (le milanesi), Emilia e Luisa (le napoletane), Stefano (il veneto) e Luigi (guida top)
Ecco il diario del nostro ultimo viaggio pre-Covid. L'avevo preparato tantissimo tempo fa ed era rimasto nelle bozze... fino ad oggi! Ah dimenticavo, l'ho scritto in inglese cosi' anche i miei amici americani che erano con noi lo possono leggere. Sorry!!! Guaz :-)
[Writing in English to allow my American friends, who joined me in this trip, to read the story as well]
Holidays 2019: destination Hawaii! "Again?!?" someone will say. Yes, again. ...Aurora non vorrei dire ma quella era la mia 'rossa'. Comunque anche questa è stata una bella esperienza. Amici di Barbara che salutavano le Salamelle quando passavo, volontari VTV che salutavano ai lati del percorso, Salamelle che si sono fatte trovare in punti diversi da quelli dichiarati sulla mappa (no io sarò qui e vengo in bici). Ad un certo punto, visto che guardavo tutte le bici, uno della Tigre mi ha detto: "Pensa a correre che per prenderti la bici ci pensi dopo". Corridori che mi dicevano che si iscrivevano al gruppo (mia risposta "Ti aspettiamo a braccia aperte dopo aver documentato il tuo spirito Salamellico...." si ingrigivano e poi spiegavo "nel senso se ami la compagnia ma soprattutto la birra..." ridevano e proseguivano). Salamelle che applaudivano con ausili rumorosi ed incitavano ad arrivare al traguardo. Salamelle quasi all'arrivo che correvano dal lato della relay al lato della maratona e viceversa per incitare le Salamelle. E Salamelle al rush finale della relay che ti chiamano esultando visto che stai per tagliare il traguardo insieme a loro. Che dire ma che bel gruppo che siamo!
Il Segretario
Ecco i candidati per le prossime elezioni del Consiglio Direttivo cui va tutto il nostro plauso per la disponibilità. I volti sono tutti noti ai più, l'impegno ed il cuore 💚 anche!
1. Claudiokey - Claudio Chiavelli 2. Drummer - Alessandro Restelli
Avviso per tutti gli iscritti all'ASD Le Salamelle AVIS Abbiategrasso:
6 agosto 2021 Bologna > Spinetoli
Si parte con qualche minuto di ritardo sulla tabella di marcia, non sapremo mai se è dipeso da quello ma, pochi minuti dopo aver imboccato l'autostrada, siamo in coda per un incidente con tanto di auto ribaltata. Passato il punto riprendiamo la strada fino a Martinsicuro, parcheggiamo, piantiamo l'ombrellone in spiaggia libera con distanziamento, e andiamo a pranzo: spaghetti al sugo di granchio e frittura mista. Pomeriggio in relax sulla battigia e riprendiamo l'auto verso Spinetoli, fermandoci per vedere la Torre Carlo V. Cena a base di olive ascolane, salvia fritta, arrosticini, straccetti di manzo al rosmarino con cicoria ripassata, tutto annaffiato da Montepulciano. Una passeggiata nel suggestivo borgo antico permette di smaltire un po', alla luce dei lampioni ci accolgono il castello e le mura sopraelevate.
7 agosto 2021 Spinetoli > Larino
Dopo colazione partiamo per raggiungere la 2a regione più piccola d'Italia; c'è traffico e, a causa di un incidente, decidiamo di uscire dall'autostrada percorrendo la statale. I km scorrono più o meno lenti, i campi bruciati dal sole si intervallano ai filari di vite e olivi, affacciandosi sul mare turchese. Raggiungiamo la Torre di Montebello che domina da un'altura e ci perdiamo tra stradine assurde per non raggiungere Petacciato Marina con il maledetto maps. Sarà la ns iniziativa ad avere la meglio (il cervello è superiore a qualsiasi tecnologia). Andiamo in spiaggia libera, l'acqua è increspata per il vento, anche qui vige il distanziamento, complimenti per l'organizzazione! Dopo le passeggiate, i libri ed il relax, raggiungiamo l'agriturismo Sorgenti di Luna in un bucolico paesaggio agreste. Ceniamo da Wilma che ci ospita, una cucina semplice e tradizionale: pecorino con confettura di ciliegie autoctona, bicchierini tricolore, fave e catalogna, prosciutto e melone, cavatelli con sugo di pallotte cacio ed ova, pampanella con insalata. Meno male che dobbiamo solo salire le scale per andare a dormire.
8 agosto 2021 Larino e Termoli
Colazione super abbondante dopo la quale visitiamo, passando da un buco nella rete, un Foro romano poco distante e abbandonato (pazzi!). Bellissimo il mosaico con soggetti marini. Dirigiamo poi all'anfiteatro, visitabile gratuitamente. Nello stesso parco dell'anfiteatro c'è villa Zappone, in stile liberty, in fase di restauro ma riusciamo comunque a vedere qualcosa. Continuiamo a piedi verso il borgo, vagando per le strade lastricate di pietra. Partecipiamo alla visita guidata dove Silvia ci racconta la storia della cittadina e delle sue chiese. Pranziamo all'Osteria del Borgo condividendo un antipasto molisano, raviolo alla stracciatella e pomodorini, cavatelli alla ventricina e un calice di falanghina. Una volta uscite, dopo un paio di tentativi, imbocchiamo il sentiero delle fontane e torniamo all'agriturismo per una doccia anti calura. Con l'auto raggiungiamo Termoli dove visitiamo il borgo racchiuso nelle mura del castello Svevo. Prendiamo parte alla visita di Termoli sotteranea (che non ci convince) e, dopo la foto di rito nel vicolo più stretto del mondo (34cm), andiamo a cena da Pesce Nostrum: cevice di gamberi, polipo arrosto, spada su crema di topinambur, tonno alla griglia, tutto accompagnato da 2 calici di pecorino. Piatti ben fatti, molto curati, con ottima materia prima, i complimenti allo chef sono spontanei.
9 agosto 2021 Rio Vivo
Giornata relax sulla spiaggia di Rio Vivo tra bagni nell'acqua fresca e penichelle sotto l'ombrellone. Cena all'agriturismo con Wilma agitata per la presenza dei Lacuna Coil che arrivano tardi e, carramba, uno di loro è del paese dei miei. Un plauso alla terrina di fagioli imbutunati, slurp! Il marito di Wilma continua a parlarci riempiendoci i bicchieri con diversi vini, ci ha preso in simpatia ma la testa gira.
10 agosto 2021 Larino > Campobasso
Salutiamo i ns ospiti con le indicazioni di dove andare a mangiare a Campobasso :-) Torniamo a Larino per visitare il museo, situato nel municipio, gratuito e aperto appositamente per noi. Giriamo per le sale senza alcun controllo, sconvolgente! Riprendiamo l'auto per raggiungere il borgo ed il lago di Guardialfiera, rinunciando alla ricerca del ponte di Annibale, che riemerge quando il lago è particolarmente secco. Il caldo torrido è opprimente ma esploriamo ugualmente i vicoli silenziosi. Proseguiamo per Civitacampomarano caratteristico per la street art e successivamente Lucito, addossandoci ai muri per restare in ombra. Continuiamo visitando il santuario di Santa Maria della Strada e per ultimo San Giovanni in Galdo dove ordiniamo un caffè in una trattoria. Eva chiacchiera con il proprietario, io con 2 commensali con vedute diametralmente opposte sulla vita. Alla mia domanda "Ma tu che lavoro fai?" il più giovane mi risponde "Il reddito di cittadinanza", ribatto "Fosse per me saresti già licenziato!". Arriviamo infine a Campobasso cenando con controfiletto e cicoria.
11 agosto 2021 Sepino, Guardiaregia, Bojano
Visita al borgo di Sepino dove la campana fuori dalla porta di S.ta Cristina, attira la mia curiosità: le maniglie sono formate da donne con le mammelle scoperte e una collana attorno al collo. Proseguiamo per l'area archeologica, ben conservata e paradossalmente gratuita a causa di 3 famiglie residenti. Continuiamo per Guardiaregia: il borgo non è nulla di chè ma imbocchiamo diversi percorsi naturalistici, quello più decantato è San Nicola, peccato che la rinomata cascata è secca e le gole, dall'alto, non sono apprezzabili. Raggiungiamo quindi Bojano da cui parte un trek per l'eremo di San Egidio; Eva lo raggiunge in auto e a piedi scoprendo, suo malgrado, che è stato trasformato in un moderno rifugio ed è chiuso, io parto per il percorso che si perde nel bosco con deviazioni sospette senza cartelli. Sono sola e devo aggirare dei cavalli ben piazzati sul sentiero che non hanno intenzione di spostarsi, cammino ancora a sensazione e l'acqua nella borraccia comincia a scarseggiare, giro quindi sui tacchi ritrovandomi, dopo qualche tentativo, sulla stradina asfaltata che raggiunge l'eremo e lì, dopo aver percorso ancora qualche km in salita ammirando il paesaggio dall'alto, ritrovo Eva che scende in auto. Torniamo a Boiano per dissetarci con una vera granita al caffè con la panna (al nord non la sanno fare così). Torniamo a Campobasso e, dopo aver attraversato tutta la città, raggiungiamo il ristorante vintage consigliato: tripudio di antipasti crudi, freddi e caldi, pesce grigliato e fritto e una bottiglia di Falanghina che evapora.
12 agosto 2021 Campitello matese
La giornata dovrebbe essere dedicata al trekking in montagna ma è oscuro il concetto di segnare i sentieri. Un signore al bar ci indica un percorso, segnato da lui stesso, l'approcciamo raggiungendo la cresta in poco tempo dopo aver attraversato un bosco di faggi. Ci spostiamo a Ripalimosani ma il borgo è chiuso a qualsiasi tipo di visita nonostante oggi dovrebbe essere in festa. Torniamo a Campobasso per un aperitivo in centro, osservando l'arte dello struscio, e ceniamo con baccalà.
13 agosto 2021 Campobasso e Guardiaregia
Visita della città vecchia, con le chiese ed il castello, talvolta carpisco qualche parola in dialetto dei signori intenti nell'arte della chiacchiera, mentre le signore sono affaccendate con le borse della spesa o a stendere i panni profumando i vicoli di bucato. Dopo un pranzo con insalatona, partiamo per Guardiaregia, l'obiettivo è il trek dei 3 frati. Raggiungiamo il punto di partenza con qualche titubanza e, con indicazioni ampiamente interpretative, riusciamo a raggiungere finalmente i 3 giganteschi faggi di almeno 500 anni. Torniamo all'auto totalizzando 10km, il bosco è davvero molto bello anche se estremamente secco. A cena pizza mozzarella, provola affumicata, pomodori gialli e battuto di pesto: buonissima!
14 agosto 2021 Campobasso > Isernia
Lasciamo il capoluogo di provincia, la prima tappa è Oratino, piccolo gioiello incastonato sulle alture dove una simpatica signora ci ferma più volte per chiacchierare. Proseguiamo per Frosolone dove vagabondiamo per il borgo fino all'ora di pranzo che ci porta ad entrare in una taverna. Accanto al nostro tavolo, 3 locali attaccano bottone: strano assortimento. Degustiamo un tagliere di formaggi e tortelli ricotta e spinaci al sugo. Riprendiamo l'auto per Roccamandolfi dove seguiamo il percorso guidato dei cartelli che raccontano le passate storie di brigantaggio. Assolutamente degna di nota la collezione di presepi dal mondo di una sig.ra, visitabile gratuitamente. Ci spostiamo di qualche km per attraversare (solo io) il ponte tibetano...vabbè, nulla di chè, successivamente saliamo al castello diroccato con una bella vista a 360°. Ultima tappa il santuario gotico di Castelpetroso, assolutamente imprevedibile nel contesto molisano. Arriviamo a Isernia, il b&b è una bella dimora storica, la cena si svolge in un suggestivo giardino interno: crostone di pane con uovo, funghi e tartufo, maialino nero con prugne, miele e mandorle, l'immancabile cicoria saltata e un calice di rosato. Anche la ratafia merita una menzione. Giusto 4 passi post cena nella calca locale e turistica.
15 agosto 2021 Isernia, Monteroduni, Venafro
Dopo la colazione al Caffè Letterario andiamo in giro per Isernia che non ha molti monumenti da offrire. Raggiungiamo a piedi il museo paleolitico, ben allestito, dove è possibile circumnavigare lo scavo che ha dato luogo al tutto. Torniamo in città per un aperitivo e pranziamo in una osteria troppo affollata e con probabili pochi se non nulli green pass controllati. Ordino uno spaghetto al baccalà, gustoso ed abbondante. Prendiamo l'auto per le cascate del Carpinone ma, quando arriviamo, proseguiamo; la bolgia scoraggia. Continuiamo per Monteroduni ma, il borgo fantasma non è granchè ed il castello-fortezza è chiuso. Proseguiamo quindi per Venafro, la città delle 33 chiese (chiuse). Visitiamo il castello con annesso il museo del Molise. Alternativi gli affreschi in rilievo a soggetto equestre. Visitiamo la Chiesa principale dove si è appena celebrato un matrimonio e torniamo ad Isernia per la cena: burrata, tris di crostini, baccalà grigliato su letto di cicoria, accompagnato da un calice di passerina. A conclusione di cotanta bontà, una genziana.
16 agosto 2021 Fornelli, Cerro al Volturno, San Vincenzo al Volturno, Scapoli
Prima tappa Fornelli: borgo fortificato circondato da possenti mura. Si prosegue per Cerro al Volturno che, francamente, mostra solo un castello chiuso, ma abitato, su uno sperone roccioso pesantemente rinforzato dal cemento (tappa da evitare). Continuiamo per San Vincenzo al Volturno con una spettacolare vista dell'omonimo lago azzurro. Ci perdiamo nei vicoli del borgo e pranziamo con 2 insalatone in terrazza. C'è una troupe di RAI3 che riprende lo spegnimento degli incendi nella montagna antistante, in fiamme da 2 giorni. L'elicottero pesca l'acqua dal lago con un braccio. Circumnavighiamo il lago dove molti sostano per il pic nic e riprendiamo la strada per Scapoli dove visitiamo un ricco e interessante museo delle zampogne. Dopo 2 birrette si torna a Isernia per la cena: carpaccio con riduzione di lime-zenzero-mango, pici con ragù battuto al coltello (decisamente troppo salati), wok di verdure, tutto accompagnato da un calice di falanghina. Il locale ha aperto da poco e c'è ampio margine di miglioramento.
17 agosto 2021 Pietrabbondante, Collemeluccio, Carpinone
Mattinata a Pietrabbondante, piccolo borgo amato dai suoi abitanti che, attraverso l'uncinetto, hanno espresso la loro resilienza al lock down imposto dal covid. Il sito archeologico è ancora in fase di scoperta e studio. Pranziamo nel bosco della riserva di Collemeluccio, dove i professionisti del barbecue danno il meglio di sè. Dopo aver passeggiato nei boschi seguendo un paio di sentieri, dirigiamo per Carpinone. Parcheggiamo per strada perchè il parcheggio con offerta libera di almeno 5€ ci suona male. C'è troppa gente e le cascate non sono granchè, c'è ben altro da vedere in Molise! Il borgo è abbandonato a sè stesso, come tanti in Italia. Torniamo quindi per l'ultima cena ad Isernia: tagliatelle con riduzione di Tintilla, guanciale, cipolla e pecorino, caciocavallo in forno con tartufo. Ahimè, le tagliatelle non sono cotte bene e del tartufo nessun sentore. Ultima passeggiata serale per la città.
18 agosto 2021 Isernia > Vasto
Si parte da Isernia in direzione Agnone, la città delle campane, infatti la visita al museo della Pontificia fonderia Marinelli, erudisce nel merito e stupisce nella pratica. Visitiamo il centro storico dove è presente una Chiesa ad ogni angolo. Dopo il pranzo a base di pinza ripartiamo per Bagnoli in Trigno, o meglio, al terzo tentativo di uscire da Agnone, finalmente imbocchiamo la via giusta. Il borgo è annoverato come 'la perla del Molise'...dissento fortemente, a malapena merita una foto da lontano. Proseguiamo per S.ta Maria del Canneto, semplice santuario in pietra ma d'effetto, all'interno un altare laterale scolpito, candido come la neve. Visitiamo il sito al frinire inarrestabile delle cicale. Ripartiamo per Vasto ove troviamo un traffico ed una bolgia cui non eravamo più abituate. Il B&B...come dire...rispecchia la proprietaria! La cena offre antipasti caldi di pesce, tagliata di spada, un calice di pecorino e la genziana a conclusione. La passeggiata in centro conferma troppo affollamento ma la vista delle luci delle baia dalla terrazza, è impagabile.
19 agosto 2021 Vasto
Giornata di mare prima sulla spiaggia di sassi di Punta Alderici, poi su quella di sabbia di Punta Penna. Nonostante il mare mosso, l'acqua azzurra invita al bagno ed al relax. La sera ultima cena a base di pesce, certo, le porzioni sono mignon, adeguate al ristorante di livello sebbene si chiami 'osteria' ma, quello che irrita veramente, è la mancata richiesta del green pass e la mascherina non correttamente indossata! In questo, Molise batte Abruzzo 10 a 1
20 agosto 2021 Vasto > Bologna > Milano
Si torna nella ridente Lombardia partendo subito dopo colazione. I km scorrono mentre il mare azzurro ci accompagna alla nostra destra e le colline a quadretti alla nostra sinistra. A Cesena troviamo coda quindi soddisfiamo il sopraggiunto languorino a casa Artusi a Forlimpopoli. Riprendiamo la via del ritorno fino a Bologna, un gelato per merenda e la mia socia mi accompagna in autostazione dove, il mio bus, arriva con 1 ora e mezza di ritardo. A Lampugnano i fidati amici, sempre disponibili, mi riportano a casa.
Molise o Abruzzo? Simili ma diversi, una volta uniti, ora divisi. Sicuramente l'estensione dell'Abruzzo consente più scelta, paesaggi molto diversi tra loro. Quello che davvero ci ha sorpreso è la mancanza di un possibile incasso a fronte di un patrimonio artistico e culturale di pregio, e questo è davvero un peccato, perchè porterebbe ad una miglior manutenzione e gestione dei beni, ma soprattutto ad un maggior rispetto. Ci si lamenta spesso di quanto sia cara una mostra o un biglietto di un sito, ma qui siamo ad un'antitesi quasi imbarazzante.
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