Manca pochissimo!
Vi aspettiamo il 13 ottobre 2024 con 3 percorsi: 5 - 13 - 16.5 Km
Telo refrigerante e panino con salamella ai primi 1000 iscritti!
Manca pochissimo!
Vi aspettiamo il 13 ottobre 2024 con 3 percorsi: 5 - 13 - 16.5 Km
Telo refrigerante e panino con salamella ai primi 1000 iscritti!
E ci siamo ancora una volta, domani inizierà l'esame di maturità per l'anno 2024 e stanotte sarà ancora 'Notte prima degli esami', con le parole di Venditti che risuonano nelle orecchie, nella testa, ma soprattutto nel cuore. Questo è sempre stato un periodo di ricordi, forse anche di nostalgia per un passaggio importante della vita, con l'ansia di fare bene e l'incertezza del poi. 35 anni fa sapevo già di avere un posto di lavoro, sì, prima ancora degli esami, d'altra parte avevo lavorato nel periodo estivo da quando avevo 16 anni, e l'azienda mi aveva già contattata, anche se poi avrei cambiato dopo pochi mesi e, al posto mio, ci sarebbe stata Valeria, la mia compagna di banco. Ricordo le ore e ore di studio, in campeggio a Bareggio piuttosto che a casa a Cesano B., dove avevo allestito un tavolino nel bagno padronale. In bagno?!? Sì, così mia sorella, con cui condividevo la stanza, non mi avrebbe disturbata. Ricordo i banchi allineati nei corridoi della scuola, le penne, i fogli, gli sguardi timorosi quando la commissione ha aperto la busta, le mani sudate, lo sguardo d'incoraggiamento del prof. Murò, il mio mito di sempre, con gli occhialini tondi e la barba lunga.
Quest'anno tocca a voi, Illy, Slash, Ivan e tanti altri, esprimervi come meglio potrete fare. Non temete questo esame ma affrontatelo con coraggio e rispetto, perchè lo terrete ben in mente a lungo, quindi vale la pena farlo col sorriso sulle labbra.
Un maxi augurio
Frog
Avviso per tutti gli iscritti all'ASD Le Salamelle AVIS Abbiategrasso:
Ho rimandato questo viaggio a lungo e per svariati motivi, ma finalmente il momento è arrivato. Partiamo in 18, una folla, con un'età che spazia dai 15 agli 81 anni, a dispetto di chi pensa che un gruppo debba essere necessariamente omogeneo. L'Islanda ci accoglie luminosa, seppur arriviamo nel cuore della notte, con un aeroporto troppo piccolo per i tanti viaggiatori in arrivo, ed una valigia assente all'appello, che ci costringe al banco di Lost & Found. Il viaggio si svolge prevalentemente in ostelli, con cucina e bagni condivisi che richiedono un sicuro spirito di adattamento. E' una terra variegata: brulla, verde, lavica, desertica, ribollente, sulfurea, una natura estrema e primordiale, glaciale ma con un cielo azzurro ove galleggiano nuvole bianche che si tingono di rosa quando il sole sembra tramontare, ma che invece non viene mai oscurato dal buio, disorientando il nostro ritmo biologico. Non descrivo le 2 settimane giorno per giorno, bensì cito quello che mi ha maggiormente colpito.
I geyser sono l'espressione vera del cuore della terra, quel suo dire "Io esisto! Guardami, sentimi, ho un anima anch'io. Rispettami!". La piana tra i ghiacciai Jangjokulle e Hofsjokull, aspra e inospitale, col suo: "Vediamo chi vince" e tipicamente vince lei. Il 3o ostello molto spartano ci accoglie con un trattore che smonta i bagni, per cui faremo in 18 con un bagno solo :-) Una ruota bucata (2 volte) per scoprire che uno dei 2 van ha i pneumatici irregolari, alla faccia della professionalità di Europcar. Thingvellir con le sue spettacolari fratture tra le zolle tettoniche nordamericana e euroasiatica; mentre cammino ricordo le lezioni delle scuole medie che riguardavano Pangea e la deriva dei continenti, argomento che mi ha sempre affascinato. Numerose cascate (foss) che, con la loro imponenza, si tuffano dai vari livelli sollevando generosi spruzzi d'acqua che, con la rifrazione della luce del sole, regalano arcobaleni. Animali: foche (poche), cigni, gabbiani, pecore (tante), mucche, cavalli (dalla taglia minuta), sterne, tenerissime pulcinelle di mare, gabbiani in fase riproduttiva, papere, cuccioli di volpi artiche che giocano come gattini... Canyon costituiti da pareti di basalto costringono a sollevare lo sguardo e sembrano cesellate da un appassionato di geometria. Il mare ingrossato da vento, s'insinua tra i capelli senza riempirli di salsedine. Le case di legno colorate sono prive di dispositivi di sicurezza, le finestre si affacciano alla luce e la vita scorre lenta. L'acqua calda geotermale esce dai rubinetti riempiendo le narici di odore di zolfo. La terra ribolle dalle solfatare, con l'acqua grigia delle caldere sparse in una tavolozza di rossi, ocra, verde salvia, oro, azzurro. Trovare una birra (alcolica) non è così scontato: viene venduta solo nei Vinbudin che hanno orari proibitivi per noi, anche i rari pub chiudono appena dopo Carosello. Il lago Myvatn fa l'occhiolino al vulcano Hverfjall, nero e cupo, la cui sommità raggiungiamo con un trek che si snoda tra rocce laviche e verdi arbusti. Askya, il super vulcano, che scopriamo dopo ore ed ore di sterrato cangiante e che presenta 2 guadi, il primo dei quali affrontiamo con Marassi al volante ed un certo timore. L'applauso nasce spontaneo a dimostrazione della tensione che si scioglie una volta arrivati sull'altra sponda. Circondato dalla catena montuosa Dyngjufjoll, presenta l'enorme caldera che racchiude le acque blu del lago Oskjuvatn e la piccola caldera Viti, con l'acqua sulfurea verde opalescente (latte e menta?). Fiordi a forma di V con un susseguirsi di cascate e pareti ricoperte da vegetazione, ma scavate dal primordiale disgelo. Nuvole che, come soffice ovatta, si adagiano nascondendo le cime delle montagne al nostro sguardo indiscreto. Lagune glaciali dove iceberg galleggiano placidi verso il mare, arenandosi sulla spiaggia nera che così prende il nome di Diamond Beach. Il fronte meridionale della ghiacciaio Vatnajokull che ammiriamo dal gommone, è largo 2km e alto 20mt dal pelo dell'acqua. I paesaggi si susseguono in un miscuglio dall'aspetto lunare, per poi passare a dolci colline verde salvia, a praterie lussureggianti, a steppa rossastra. Il ghiacciaio più grande d'Europa fa capolino tra i verdi monti, la punta bianca si adagia sulle lingue azzurrognole. Che dire di questi islandesi? Discendenti dei vichinghi dagli occhi buoni e dalle mani enormi i cui figli, poco più che adolescenti, lavorano nei supermercati, spesso come cassieri, dando l'ennesimo smacco ai figli di mammà! Mai stati dietro ad una cascata? Certamente la location è molto umida ma è anche un punto di vista davvero alternativo. Musei a cielo aperto presentano auto storiche e casette tipiche dalle finestre a quadretti bianchi. Il monumento alla pace tra Gorbaciov e Reagan è un pugno allo stomaco in questi giorni. Il trek a Landmannalaugar apre il cuore, dalla cima delle montagne colorate dall'abile mano del pittore Natura, lo sguardo abbraccia a 360 gradi un paesaggio da fiaba. Il lago Ljotipollur incastonato tra pareti rosse, riflette nuvole bianche quando il vento non ne increspa la superficie. Reykjavik è il ritorno alla civiltà, città portuale dalle diverse sfaccettature ed un museo fallologico decisamente interessante.
Dopo averla tanto sospirata, questa terra non mi ha affatto delusa, anzi. La sorte ci ha graziato con il meteo, e sono stata molto fortunata per la compagnia. Certamente questa abbondanza d'acqua, fa una certa impressione in questa estate particolarmente siccitosa. I cartelli che descrivono la riduzione del ghiacciaio negli anni, sono l'ennesimo campanello d'allarme, se ce ne fosse ancora bisogno.
Torno a casa con una sensazione rafforzata al rispetto di questo bel pianeta che ci ospita, ricordiamocelo: noi non contiamo nulla ma potremmo fare la differenza.
Alla prossima
Frog (Rosanna)
Grazie Miky, quello che ci hai donato è molto più dei km percorsi.
Frog
Avviso per tutti gli iscritti all'ASD Le Salamelle AVIS Abbiategrasso:
La giornata di ieri è stata una boccata d'aria fresca: non solo perché il clima è stato favorevole e la campagna abbiatense ha dato il meglio di sé, ma soprattutto perché la Salamellando con l'Avis è tornata ad essere quella che tutti conoscevamo
Udite, udite!
La Salamellando con l'Avis torna con l'edizione "completa": vi aspettiamo il 5 MARZO 2023 con 5 percorsi (7 - 11 - 14 - 17 - 21 Km), scaldacollo e panino con salamella ai primi 500 iscritti con dono promozionale.
Non mancate!
Qui le foto (soprattutto rubate)
4 dicembre 2021 Milano > Helsinki
Si parte dopo 2 anni di fermo per un viaggio AnM. Non è una partenza come un'altra, con i positivi che aumentano e la socialità drasticamente diminuita, non parto a cuor leggero. La mia indole di esploratrice, però, predomina. Conosco i primi 11 partecipanti al banco di Malpensa; le presentazioni, gli sguardi che scrutano i visi su cui campeggia l'immancabile mascherina, il toto green pass. Passiamo tutti i controlli e saliamo a bordo, so già che mi addormenterò recuperando le prossime ore di sosta tra i 2 voli, non manco di sorridere mentre il carrello lascia l'asfalto della pista. Helsinki ci accoglie con molta neve ed un discreto freddo che si percepisce attraversando il manicotto d'imbarco. Dopo poco tempo troviamo i 4 partecipanti che arrivano da Roma con cui partiamo alla ricerca vana di un posto ove cenare, fino all'estremo opposto dell'aeroporto, così tranquillo e comodo che ci accampiamo per la notte.
5 dicembre 2021 Helsinki > Inari
Ore 6:50, dopo la costosa colazione al bar, saliamo sul volo per Ivalo. Fuori dal finestrino, pian piano, l'alba si accende dei suoi colori, ma non sorgerà mai a queste latitudini in questo periodo. Un freddo secco fa capolino fuori dall'aeroporto, non è ancora giorno, o meglio, non c'è ancora luce quando saliamo sul bus per Inari dove la sciura di Villa Lanca, ci rimbalza a dopo le ore 12. Presi dall'entusiasmo ci avviamo per una passeggiata ma, il freddo pungente (-24) ci costringe a riparare nel bar dirimpetto il nostro alloggio. Dopo aver trangugiato una bevanda calda, ripartiamo per una passeggiata; la neve scricchiola sotto i nostri piedi e gli alberi imbiancati fanno da cornice ad un silenzio irreale. Dalle casette che incrociamo nessun suono, nessun segno di vita se non le luci alle finestre, spesso di Natale. Torniamo indietro e finalmente entriamo in possesso della maggior parte delle stanze, pranziamo con fusilli al pesto destreggiandoci in qualche modo nella cucina poco attrezzata. Ripartiamo alla ricerca del miglior posto per vedere l'aurora; questa volta sono meglio equipaggiata e non congelo dopo 10 passi. Abbiamo prenotato una sauna poco lontano, quando ci avviamo l'aurora verde, pian piano, fa capolino sopra le nostre teste; davvero non credevo di vederla così, di punto in bianco, anzi, di verde vestita. La sauna è affollata da metà di noi e non tutti escono all'aria frizzante, buttandosi nella neve, come da regola. Proviamo a cercare ancora l'aurora ma ci sberleffa apparendo fioca, abbandoniamo quindi il gelido abbraccio lappone per cucinare una zuppa calda, consumata a suon di chiacchiere.
6 dicembre 2021 Rovaniemi
Sveglia ore 5:30 e tutti fuori alle 6:30, destinazione Rovaniemi. Fuori dal pullman il buio ci avviluppa, solo gli alberi ghiacciati si susseguono dal finestrino. Arriviamo al museo Arktikum sincronizzati con la sua apertura e lo visitiamo per 2h1/2 in tutta la sua estensione. Successivamente dirigiamo verso Napapiiri, il villaggio di Babbo Natale, con cui scattiamo la tradizionale foto (di gruppo per dividere una spesa esagerata). I negozi vendono tutta la paccottiglia immaginabile, così si gira il villaggio a -20. Una Gardaland lappone, questa è la mia definizione, anche se alcune foto risultano suggestive. Pranziamo tardissimo e risaliamo alle 16 sul pullman che ci riporta a Inari, dove ceniamo con un risotto in busta ai porcini, affogato dal formaggio grattugiato che non manca. Per aperitivo birra e patatine, siamo stipati tutti e 16 ma la convivialità non manca. Usciamo alla ricerca dell'aurora ma è troppo blanda per congelarsi in osservazione, quindi si rientra per il necessario riposo.
7 dicembre 2021 Inari
Un mini gruppo (Marco, Mattia, Simona, Sonia, Stefania, Vito ed io) esce prima per affrontare un trek verso Pielpajarvi Church, la temperatura si è alzata, solo -14, quindi c'incamminiamo di buon passo ma non arriveremo mai perchè non abbiamo abbastanza tempo. L'alba fa capolino sul lago ghiacciato con i suoi colori dorati che fanno brillare il candido manto. La foresta ci accoglie come fossimo in una favola dei fratelli Grimm, il passo è spedito e ci scalda. Di ritorno incrociamo un branco di renne: loro osservano noi e noi loro, in silenzio. Quando vanno via proseguiamo uscendo dal bosco. Cambiamo strada attraversando il lago con qualche perplessità, ogni scricchiolio intimorisce, ogni crepa allarma ma i segni lasciati dalle motoslitte, ci lasciano intendere che non sprofonderemo nelle acque gelide. Arrivati a 'casa' organizziamo un veloce pranzo e partiamo per visitare una fattoria Sami (i Sami sono l'unico popolo indigeno dell'Unione Europea). Tula ci accoglie in casa sua, raccontando la storia della sua famiglia e la lavorazione delle pelli di renna. E' incredibile quanto siano calde le sue pantofole di renna. Dopo essere stati al caldo andiamo a congelarci fuori con il marito che ci racconta le caratteristiche di questi simpatici animali. Sono docili e mansuete, bisogna solo porre particolare attenzione al loro palco di corna, soprattutto quello dei maschi. Salutati i nostri ospiti, torniamo a casa e, dopo cena, usciamo per l'aurora che si presenta con una coda arrotolata estremamente suggestiva. Le forme cambiano più volte così combattiamo con il gelo, per goderci questo spettacolo della natura.
8 dicembre 2021 Capo Nord
Dopo ben 5 ore di sonno, svelti svelti, saliamo sul bus alle 5:30. I km di strada ghiacciata, scorrono al buio, passiamo il confine con la Norvegia senza i controlli che temevamo, proseguiamo la strada su cui si affacciano le casette colorate oltre cui c'è il mare e la roccia, spazzata dal vento. Si scattano foto dal finestrino e ci si riempie gli occhi della bellezza di queste terre dure, ma al contempo dolci. L'ultimo tratto di strada è il più difficile, il pullman, sbattuto dal vento, procede talvolta slittando fino a destinazione: Capo Nord. Non c'è molto ma è il senso di quello che rappresenta questo luogo a renderlo speciale. Tiro fuori la mia maglia verde e mi faccio scattare una foto con molte difficoltà di equilibrio. Invio la posizione ad una delle tante chat in cui sono, in particolare a Gigi, che me l'aveva chiesta. Nel centro di visita c'è il museo e una sala cinema che proietta le immagini del documentario sulla Norvegia. Un'ultima foto di gruppo sotto al mappamondo e risaliamo sul bus, fermandoci per un tardato pranzo finalmente locale. Con Marco R. condivido 2 piatti di stoccafisso cucinati in modi diversi, buoni e gustosi entrambi, così come la birra. Arriviamo a casa alle 22; anche stasera l'aurora ci saluta, seppur blanda. Una cena arrangiata e molte risate concludono questa lunga giornata.
9 dicembre 2021 Inari e dintorni
L'esperienza di questa mattina consiste nella slitta trainata dagli husky, solo non credevo dovessimo guidarla noi! Dopo il briefing su slitta e comandi ai cani, ed un certo timore per il freddo, in coppia con Sonia siamo posizionate in testa, lei guida, io mi accomodo coprendomi con le pelli di renna, efficaci ma non totalmente sufficienti per ripararsi dal vento gelido. Scivoliamo sul lago ghiacciato trainate dal nostro tiro di 5 piccoli ma possenti cani disposti 2+1+2, a metà strada scambiamo i ruoli e tocca a me guidare, cercando di non farmi congelare totalmente le dita delle mani, nonostante il doppio guanto. Non è difficile guidare la slitta, difficile è fermarmi perchè, nonostante il freno, non riesco a fermare i 5 che guaiscono, volendo ancora correre. Le carezze vengono contraccambiate con enfasi, troppa enfasi :-) Andiamo a scaldarci in una tenda ove un bel fuoco arde, beviamo una specie di thè speziato bollente. Tornati a Villa Lanca cuciniamo un risotto per pranzo e, successivamente, partiamo per un trek ad anello che si rivela estremamente suggestivo. Il percorso è illuminato da piccoli lampioni, sotto il ponte tibetano scorre il fiume, gli alberi osservano silenziosi il nostro incedere, il nevischio scende sui nostri capi, il silenzio è interrotto dal consueto vociare. Tornati in città visitiamo il tranquillo, e caldo, parlamento Sami e ci prepariamo per la sauna che si rivela una fregatura oltre ogni limite! Ceniamo nel ristorante dirimpetto l'alloggio; l'antipasto è inesistente, striminzite briciole di salmone con salsine varie, la portata principale, ovvero renna e purè, è ottima e adeguata ad una porzione, accompagnata da birra locale. A conclusione un dolce al cioccolato con cuore caldo. Il conto è certamente salato ma, per una volta, crepi l'avarizia! Tornati a casa facciamo i conti della cassa, con notevole confusione, e riassumiamo il programma di domani. Si va a nanna mentre i maschietti cuociono la pasta per una aglio, olio e peperoncino di mezzanotte. Italian style!
10 dicembre 2021 Inari
Trek verso Pielpajarvi Church che non eravamo riusciti a raggiungere 3 giorni fa. Simona ed io partiamo di buon passo, conoscendo la strada e volendo arrivare. Il cielo si schiarisce mentre attraversiamo il lago ghiacciato. Il bosco ci accoglie con il silenzio, generoso ed ospitale, per chi riesce a cogliere tutto ciò. Arriviamo alla chiesetta di legno, apriamo le imposte e la visitiamo: le panche di legno, le bibbie accatastate, tutto è fermo nel tempo, un tempo di gelo che ben si esprime dai vetri cristallizzati. Dopo la foto di gruppo torniamo indietro, resto volutamente distante e sola per sentire il rumore dei miei passi, lo scricchiolio di neve e ghiaccio. Quando arrivo ad Inari punto al parlamento per scongelarmi, successivamente raggiungo gli altri al pub per un kebab veggy molto buono. Si torna l'ultima volta a Villa Lanca per recuperare il bagaglio e trovare Lurch (della famiglia Addams), che ci riporta all'aeroporto di Ivalo. Arriviamo ad Helsinky molto tardi grazie al ritardo del volo, l'ostello è carino e confortevole, ci consentono l'uso della cucina così organizziamo la più classica delle spaghettate a mezzanotte. Vado a dormire dopo le 2 puntando la sveglia alle 6:50.
11 dicembre 2021 Helsinky
Suona puntuale come un incubo! Mi alzo a fatica e mi preparo per la sauna: è gratis, vuoi non approfittare?! Dopo 15/20 min di cottura si lascia il posto scendendo per la colazione alla "Continuavano a chiamarlo Trinità"; non è proprio il top ma si mangia ugualmente. Partiamo per il giro della capitale ma non riusciamo a completarlo per i numerosi ritardi sulla tabella di marcia, amen! Salutiamo Simona che si ferma, e recuperiamo i bagagli all'ostello, prendendo i taxi per l'aeroporto. Check in autonomia, con auto spedizione del bagaglio, e ci dedichiamo a wurstel e birra per ingannare il ritardo di 2 ore. Il gruppo Roma parte prima, salutiamo Francesca, Laura, Marco L. e Sonia (un surplus di Marco in questo viaggio, ma anche di Sonia e Francesca). Il gruppo Milano invece si saluta a Malpensa: Chiara, Francesca S., Marco R., Marco T., Mattia, Rosa, Stefania, Tina, Vito e Sonia M.). Con il ritardo accumulato ci sono un bel po' di problemi per chi deve proseguire ancora il viaggio verso casa. Se ricordo bene, Marco L. cammina per 14km di notte, Chiara e Mattia riescono a prendere un Flixbus per Bologna al volo grazie a Francesca, Marco T. guida di notte verso la Liguria, Stefania si ferma da me. Qualche giorno dopo Vito ci comunica di essere positivo così scappo dall'ufficio dove ero appena arrivata, e si ricomincia.
Che dire se non CI VOLEVA! Un viaggio con perfetti sconosciuti, usi e costumi diversi, l'aurora sopra le nostre teste, esperienze diverse dal nostro quotidiano, vissute senza vedere mai il sole e sopravvivendo al freddo estremo.
Grazie a tutti.
Frog
22/08/2021 17km 600d
Con Jo si parte per la regione più piccola d'Italia, meta di una settimana di trekking in Val d'Ayas. Ambro ha suggerito un curioso e facile trek a Brusson, ovviamente sbagliamo l'attacco e partiamo decisamente più basse per il sentiero 1, che attraversa la strada carrabile in più punti. Arrivate al Col d'Juxe proseguiamo per il percorso intercalato da 14 gallerie, arrivate all'ultima torniamo indietro totalizzando 17km. Riprendiamo l'auto per Champoluc dove arriviamo poco dopo e conosciamo i compagni di avventura e la guida, domani si sgambetta.
23/08/2021 17km 1050d
Brutto inizio svegliarsi con il mal di testa ma provo comunque a fare una blanda colazione e a prepararmi. Con la navetta andiamo a Saint Jacques, da cui inizia il sentiero verso il lago Blu, successivamente conquistiamo il rifugio Ferraro. Dopo pranzo continuiamo per l'abitato di Resy, poi per il villaggio walser Soussun, in seguito per il rifugio Vieux Crest terminando a Champoluc. La cena trascorre tra risate e gli ultimi 4 stoici passeggiano lungo il fiume prima della nanna.
24/08/2021 11km 250d
Causa tempo incerto, mattinata easy partendo da Antagnod; imbocchiamo un facile sentiero che, tra qualche sali scendi, arriva a Brusson. Dopo aver circumnavigato il lago artificiale, addentiamo un panino e torniamo a Champoluc con il bus. Con Jo, Ilaria e Stefano nel pomeriggio andiamo alle miniere d'oro di Brusson. Raggiungiamo l'ingresso percorrendo un sentiero sotto la pioggia. La visita è estremamente interessante, anche se il freddo e l'umidità, penetrano nelle ossa. Stasera si sorseggia genepy per riscaldarsi.
25/08/2021 16km 1500d
Partenza a piedi dall'albergo verso il Crest che avevamo ridisceso 2 giorni fa. Arriviamo alla funivia ricongiungendoci con le 3 ragazze arrivate in cabina. Procediamo quindi per il villaggio di Cuneaz e poi per il lago di Perrin, affrontando 3 strappi di un certo impegno fisico. Giusto il tempo di scattare qualche foto e le nuvole ricoprono il lago abbassando decisamente la temperatura. Discendiamo dalla cima da un sentiero panoramico e proseguiamo per il bel villaggio di Mascognaz dove sostiamo al rifugio per un ristoro pomeridiano. Affrontiamo l'ultima discesa fino a Champoluc dove incontriamo Betty e Miry con cui condividiamo un meritato aperitivo. A cena si ride per le arcigne signore alle mie spalle cui non va bene proprio nulla! Primo premio va a Stefano che ordina per dolce una coppa di gelato con tutti, ma proprio tutti, i gusti disponibili.
26/08/2021 16km 1200d
Con l'auto raggiungiamo Estoul da cui partiamo per il mio trek preferito. Il paesaggio si presenta ampio e ricco; s'intravede Aosta e si ammira il Monte Bianco. Proseguiamo per il lago Estor fino alla punta Valnera. Inerpicandoci per la salita la vista abbraccia anche i laghetti più piccoli, incastonati in un paesaggio da sogno. Pranziamo al rifugio Arp proseguendo poi per l'ultimo lago di Palasina dove sostiamo in relax prima di tornare alle auto.
27/08/2021 17km 1140d
Con la navetta raggiungiamo Mandriou dove partiamo per il sentiero Ru Cortoud che percorriamo quasi in piano accompagnando i nostri passi al gorgoglio del ruscello. Saliamo al rifugio Grand Tournalin dove pranziamo, il paesaggio mi ricorda il gran Paradiso. Lungo il sentiero le mucche salutano leccando la mia mano con la lingua rasposa. Discendiamo fino a Saint Jacques dove domani partirà un trail super impegnativo. L'ultima cena trascorre in allegria prima dei saluti che si concluderanno a colazione di domani.
28/08/2021
Sulla via del ritorno visitiamo il borgo ed il castello di Bard, perdendoci in 2 mostre e acquistando gli ultimi souvenir gastronomici prima di rientrare alla vecia Milan.
Un grazie ai compagni: Jo (cuginm), Anna (la ligure), Federica e Ilaria (le milanesi), Emilia e Luisa (le napoletane), Stefano (il veneto) e Luigi (guida top)
Ecco il diario del nostro ultimo viaggio pre-Covid. L'avevo preparato tantissimo tempo fa ed era rimasto nelle bozze... fino ad oggi! Ah dimenticavo, l'ho scritto in inglese cosi' anche i miei amici americani che erano con noi lo possono leggere. Sorry!!! Guaz :-)
[Writing in English to allow my American friends, who joined me in this trip, to read the story as well]
Holidays 2019: destination Hawaii! "Again?!?" someone will say. Yes, again....Aurora non vorrei dire ma quella era la mia 'rossa'. Comunque anche questa è stata una bella esperienza. Amici di Barbara che salutavano le Salamelle quando passavo, volontari VTV che salutavano ai lati del percorso, Salamelle che si sono fatte trovare in punti diversi da quelli dichiarati sulla mappa (no io sarò qui e vengo in bici). Ad un certo punto, visto che guardavo tutte le bici, uno della Tigre mi ha detto: "Pensa a correre che per prenderti la bici ci pensi dopo". Corridori che mi dicevano che si iscrivevano al gruppo (mia risposta "Ti aspettiamo a braccia aperte dopo aver documentato il tuo spirito Salamellico...." si ingrigivano e poi spiegavo "nel senso se ami la compagnia ma soprattutto la birra..." ridevano e proseguivano). Salamelle che applaudivano con ausili rumorosi ed incitavano ad arrivare al traguardo. Salamelle quasi all'arrivo che correvano dal lato della relay al lato della maratona e viceversa per incitare le Salamelle. E Salamelle al rush finale della relay che ti chiamano esultando visto che stai per tagliare il traguardo insieme a loro. Che dire ma che bel gruppo che siamo!
Il Segretario
Ecco i candidati per le prossime elezioni del Consiglio Direttivo cui va tutto il nostro plauso per la disponibilità. I volti sono tutti noti ai più, l'impegno ed il cuore 💚 anche!
1. Claudiokey - Claudio Chiavelli 2. Drummer - Alessandro Restelli
Avviso per tutti gli iscritti all'ASD Le Salamelle AVIS Abbiategrasso: