Questa terra mi ha accolto, dopo qualche titubanza, con tutto il calore che il meridione è capace di offrire, quando vuole, e, alla fine della mia vacanza, ha stentato a lasciarmi tornare ai vorticosi ritmi milanesi. Questa frase, dal sapore poetico, racchiude il mio roccambolesco viaggio di andata e ritorno. ANDATA:ho rischiato di perdere il volo per Lamezia a causa dello sciopero Alitalia, ho preso di corsa l’autobus per la stazione ferroviaria a causa del ritardato sbarco, è stato represso l’ultimo treno mono-vagone per la mia destinazione a causa di uno sciopero FS tramutato poi in una strage di pecore investite sui binari con tanto di uscita del RIS, tenente Colombo e kebab-baro, sono passata al treno doppio-vagone dopo una ferma discussione con il servizio informazioni, ho partecipato, con un nutrito gruppo di passeggeri autoctoni e non, arrabbiati dell’ulteriore ritardo, ad una spedizione punitiva allo stesso servizio informazioni per ottenere un orario di partenza certo o un servizio sostitutivo mediante pullman, ho ottenuto il trasferimento mediante taxi pagato da FS dall’ultima stazione alla mia destinazione. RITORNO: considerata la precedente esperienza FS che ha generato un ulteriore buco di bilancio oltre che dei mal di testa, sono stata accompagnata in auto dai miei solerti compagni di viaggio a Lamezia, volo in ritardo a causa di un cessna malamente atterrato a Linate, dopo un tentativo di qualche ora di attesa ho spostato il volo per il giorno dopo e, anche il giorno dopo, ritardo, al check-in il mio posto è magicamente scomparso per poi riapparire dopo l’innalzamento di qualche ottava nella mia voce durante l’espressione delle mie ragioni, e delle loro mancanze. Finalmente Milano, con tutta la sua afa ed i 30 gradi, mi ha dato il “bentornata”. A parte queste quisquilie, una vacanza all’insegna della piacevole compagnia dei miei compagni d’avventura, non uno screzio, non un’imposizione, la capacità di proporre e/o accettare, di adattarsi, di vivere la vacanza tra amici così come va vissuta, accettandone pregi e difetti, che per altro non ho rilevato, e poi il mare, mio amato, freddo e trasparente, la cultura (Ardore superiore, Reggio Calabria, Gerace, Scilla, Pizzo), la ricerca dei copri cerchi della lancia Y ed il venire a patti con la propria onestà, le corse in riva alla spiaggia, il bagno all’una del mattino, gli zii Sasà, Pepè, Nando con tutti i cugini e le zie che si sono prodigate per sfamare questo gruppo di 4 buone forchette che hanno fatto onore alle loro tavole, l’originale raccolta di limoni e arance con tanto di esibizione di una scimmietta che, nel tentativo di appendersi al ramo di un albero, vagamente morto, è franata rovinosamente a terra con tutto il ramo. E le granite con la panna, le brioche con gelato, i cannoli di ricotta, i pasticcini di pasta di mandorle, i tartufi, gli arancini, le zeppole, la pizza di zia Lina, gli spaghetti al sugo…o il sugo con gli spaghetti, il coniglio con gli stivali, la salsiccia fritta che si trasforma in involtino, il corso italo-calabro-italo, la luna che incentiva la ciocca-triste, lo "scandaloso" modo di vivere di noi ragazze del nord, e poi ultimo, ma non ultimo, “Ho una domanda…”.
Ancora una volta grazie amici e FOCU MEO!
Grazie a te della sorridente compagnia e del tuo stomaco capiente!!!!
RispondiEliminaPerò hai dimenticato due personaggi chiave della vacanza: Zia Maria e Pistacchietta!!!!!!!!
Come avremmo fatto senza di loro?!?!?!?! :-)))
e l'anno prossimo, coi ginetti!!!!! :-)
Focu Meoooooooooooooooo