sabato 15 luglio 2017

ASTORGA E L'APPROSSIMARSI ALLE MONTAGNE


Riprendo la narrazione, ma già anticipo la presenza di una voce nuova per domani.
Ieri sera, come sempre avviene negli ostelli parrocchiali, c'è stato anche un momento di incontro (meeting), proprio contemporaneamente allo svolgimento della Froggando e al "ristoro" successivo: come dire, c'è chi nutre lo spirito e chi si concentra sul corpo... E poiché mi risulta che la birra non sia avanzata, è evidente che non si è avvertita la mia assenza.
Però quel meeting è stato davvero commovente e intenso, perché ciascuno dei presenti si è espresso in modo vero e profondo, si è "messo a nudo" nelle proprie attese di fronte agli altri, nonostante questi fossero per lo più estranei che vedeva per la prima volta.
Mi hanno colpito, in particolare, le voci delicate e "con il groppone in gola" di una giovane donna slovena, divorziata da 6 mesi, che sta cercando di capire che volto dare alla propria vita, e di una matura signora francese, che vorrebbe adottare il ragazzo con ritardo mentale che ora ha in affido, contro il volere del resto della famiglia (il ragazzo sta facendo il Cammino con lei).





Ma anche il padre polacco che sta facendo il Cammino con la figlia (venticinquenne/trentenne? Non lo sapremo mai) e la ragazza ungherese che non ha per ora prospettive davanti a sé, il volontario che avrebbe iniziato il servizio oggi ed anche tutti gli altri hanno con semplicità e concretezza evidenziato l'importanza del Cammino per dare un volto alla propria vita, tanto è vero che il prete che è responsabile dell'ostello ha "tirato in ballo" la presenza della voce di Dio per dare un senso unitario al Cammino (esagera?).
Oggi Astorga, magari un po' troppo rapidamente (sguardo soprattutto alla cattedrale ed al palazzo vescovile opera di Gaudì), e poi via, verso le montagne, che ci impegneranno domani.
Tempo fa m'è venuto un pensiero, che non mi pare di aver già espresso, ma prima di dirlo, mi sia consentito di salutare Massimo, romano verace ("Perché, se capisce che so' dde Roma? Ma io scerco de pparla' normale"), di una simpatia travolgente ed immediata: lo saluto ora, perché è in bici, per cui non lo vedrò sicuramente più.





Il pensiero è una proposta che affido al prossimo direttivo ed al prossimo presidente (io sono di parte): si potrebbe inserire nel modulo di adesione alle Salamelle (solo per i maggiorenni) la seguente domanda: "Quando hai intenzione di fare il Cammino di Santiago?". Risposte: entro 2 anni; entro 5 anni; ci sto pensando; mai.
Nel caso di risposta "mai", poiché è evidente che c'è un problema, propongo una domanda di recupero: "Ti piace la birra?". Risposte: sì; poco; no.
Nel caso di risposta "no", essendo un problema enorme, andrebbe convocata un'assemblea straordinaria per decidere l'accettazione della nuova Salamella.
Mentre vi lascio a pensare su questa proposta intelligente e innovativa, vi annuncio che proprio mentre scrivevo queste righe è arrivata.....
Hehe Yong!!!!!






Ore: 17. Km percorsi oggi: 40. Acqua disponibile: 0 cl. Faccia: stravolta. Sorriso: GRANDE.
Da quanto tempo non la vedevo? 1 settimana? 10 giorni? Non ricordo.
Lei deve arrivare a Santiago il 23. E io? A questo punto, credo o il 23 o il 24.

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