lunedì 17 luglio 2017

LA FATICA SI FA SENTIRE


Ormai possiamo dire che il gruppo è composto da Patrizia, Elisabeth, Marco e da me.
Alessandra ieri ci ha salutato proseguendo per 7 km e procederà a tappe forzate per raggiungere Santiago il 23 (noi invece il 24).
Anna è uno "spirito libero" e non le dispiace camminare da sola il pomeriggio sotto un sole cocente, dopo una siesta di qualche ora, per arrivare sempre tra le 19 e le 20 nel paese che di volta in volta raggiunge a quell'ora, senza programmazione (non è un problema di tempi, ma di "moto perpetuo").
Patrizia ed Elisabeth sono pugliesi (zona Brindisi-Salento) e sono partite da León 4 giorni fa: questo significa che sono in quella situazione nella quale l'entusiasmo iniziale comincia ad essere messo alla prova ed emerge a tratti la fatica (zaino, piedi, accoglienza negli ostelli, sole, cibo, oggetti persi fanno sì che non tutto e non sempre venga sperimentato come positivo).
Marco è di Angera, è partito da Saint-Jean-Pied-de-Port (Pirenei francesi) ormai 3 settimane fa, ed ha un approccio non molto poetico ed anche un po' critico sul Cammino (magari domani faccio scrivere a lui il post).





Faccio perdere loro un po' di tempo stamattina per recuperare un'altra credenziale (non mi basta lo spazio per i timbri): la chiesa che ne distribuisce apre alle 8, mentre noi arriviamo lì alle 7, e loro non ne vogliono sapere di continuare senza di me. Però così perdiamo un'ora di fresco, per scambiarlo con un'ora in più sotto il sole delle 13.
Il resto della mattinata procede con regolarità: Patrizia ed Elisabeth che "corrono"; io e Marco che camminiamo chiacchierando, sempre distanziati e sempre raggiungendole nelle soste.
Sorpresa! Su, il taiwanese, è improvvisamente lì davanti a me, mentre fotografa una chiesetta.
Sono molto contento di vederlo, ma lo trovo decisamente malconcio: ha un ginocchio molto dolorante e lo vedo camminare a fatica. Chen, invece, è più avanti, e non riuscirò a vederlo.
L'ostello che raggiungiamo non raccoglie impressioni positive (io non mi pongo il problema del giudizio: quello che c'è, c'è), ma d'altra parte non ci sono grandi possibilità di scelta.





Invece il paese - Villafranca del Bierzo - appare urbanisticamente interessante (l'aggettivo vale anche per i paesi attraversati e per il paesaggio collinare e coperto di viti), per cui andremo a visitarlo prima di cena.
Domani sarà una giornata di cammino duro, in montagna, per passare in Galizia il giorno dopo.
Probabilmente anticiperemo la partenza alle 5.

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