domenica 9 luglio 2017

LAZZATE, LA CORSA... E I "LADRI" DI MACCHINE



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Questa volta partiamo dalla fine.

Dopo la corsa tre salamelle si aggirano per Lazzate alla ricerca di una 500 grigia... Purtroppo nelle fasi concordate della partenza, una Salamella ha parcheggiato ma non ricorda più dove... andando per esclusione si aggirano per le vie in modo separato quando forse la trovano. 
Una salamella chiama Ambro e gli chiede dettagli sull'auto. Sembra un colpo di fortuna: auto Alberta di Saronno, Fiat 500 grigia, tre porte. Finalmente. Chiede lumi sulla targa ma qui iniziano i primi dubbi. Guarda la targa fa EB ... CA ... Risposta... C'è una N o all'inizio o alla fine ma poi la riconosci in quanto c'è una piccola botta posteriore a dx...qui è buio non si vede nulla dei graffi. Ma la N non c'è quindi non mi sembra la tua auto...nel frattempo una persona dalla finestra del bagno fischia alla Salamella e chiede cosa ci faccia intorno alla sua auto... Risposta: sono un collezionista di 500 ma questa versione ce l'ho già. Le tre Salamelle desistono dalla ricerca e si avviano al punto di partenza per chiedere aiuto agli organizzatori. La Salamella senza auto pertanto illustra agli organizzatori il problema e con immediata solerzia in bicicletta trovano l'auto. Le salamelle ringraziano Mario del gap Lazzate. 

Passiamo ora all'inizio. 
Due resoconti... Barbara e Il Segreterio ci scrivono... 


La caratteristica della corsa è che si parte accodati alla banda musicale. Ci accogliamo ed iniziamo a camminare. Facciamo un paio di km sempre camminando e parlando e pensiamo... Ma quando si parte? Sorpresa la corsa era già partita dietro la banda che aveva formato un tappo per tutti i podisti. Iniziamo a correre. Si parla di scuola studi podisti già incrociati in altre corse. Incrociamo la salamella che ha perso la 500 e le riferiamo che dietro stanno arrivando gli altri Aury Ambro e Barbara. Si prosegue si salta il primo ristoro dentro il bosco e poi via via tra boschi e campi coltivati su e giù per Lazzate scrutando il cielo a causa di una nuvola nera nera... Ma non doveva piovere domenica? Bho qui tra Como e Varese tutto è diverso. Ogni tanto dalle villette sbucano Delle canne che  è riversano acqua per i  podisti.Si arriva all'agognato traguardo. Ghiaccioli a gogo si litiga per i gusti... Lo volevo all'anice io al limone....a parte ciò tutto fila liscio. Ci cambiamo ed andiamo in una pizzeria del posto... Ci porta gli agognati beveraggi ed alla Gian il sacro gral Delle birre. Ci voleva. Bella esperienza.. unico neo prendiamo nota di dove abbiamo parcheggiato! (Il Segretario)

Si conclude sabato a Lazzate (MB) la settimana podistica delle Salamelle. Una settimana abbastanza impegnativa a livello di corse serali, soprattutto dopo le fatiche del week end scorso a Chatillon.
Partiamo per la 42a edizione della "Quater pass cui Avisit" e troviamo alla partenza la Banda del paese che ci accompagna per i primi metri del percorso. Si cammina per circa 500 metri e ci viene qualche dubbio che si tratti di una camminata e non di una corsa. Però usciti dal centro abitato i podisti incominciano a corricchiare alla spicciolata fino a entrare nei boschi del parco delle Groane. Percorsi che meritano veramente tutta la corsa. Bei posti e soprattutto comfort climatico: un po' di fresco non guasta in questa giornata afosa. E ricordiamo che la partenza è nel pre-serata, in orario ancora troppo caldo. Però per i boschi tira una bella arietta e il cielo si sta annuvolando. Chi ha scelto i 7 km è arrivato in tutta tranquillità, chi ha fatto i 13 (Bomber e Segretario) ha dovuto ingranare le marce più alte per scappare dal temporale imminente. A parte il fornito ristoro intermedio, all'arrivo ci aspettano mele e brioche, immancabile ghiacciolo, integratori, biglietto della lotteria istantanea, nonché il riconoscimento (uno spazzolino, che è sempre utile). Le premiazioni sono state lunghissime, per i numerosi gruppi presenti e anche questa volta le Salamelle tornano a casa con un bell'articolo che verrà messo in palio nella nostra lotteria di Natale.
Finalmente dopo 5 giorni possiamo dire che non ci fanno male più i quadricipiti post Chatillon... e per fortuna domani è domenica, siamo a riposo e possiamo dormire fino a tardi... (Barbara)


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