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martedì 19 marzo 2019

Michele: la mia prima corsa con Le Salamelle




In risposta a questo articolo:

Anch'io non sapevo esattamente cosa volesse dire partecipare ad una gara di corsa
e quando l'amico batterista della band dove canta anche la mia mamma (Alessandro detto Drummer) mi ha fatto questa proposta, sinceramente ero leggermente scettico.
Poi come al solito mi convinco che ogni cosa può essere un'esperienza piacevole ed ho accettato.
Sono contento di averlo fatto, ho conosciuto le mitiche salamelle e...non ditelo a nessuno ma è il mio cibo preferito. Comunque, dopo avermi regalato una bellissima maglietta e lo scandacollo del gruppo, è iniziata la nostra gara di 5 km. Tra sobbalzi vari, risate e il fisico possente dei miei "spingitori" ❤(così viene chiamato chi si adopera a far provare la brezza della corsa a noi che usiamo le 4 rotelle per muoverci) insomma alla fine le Salamelle, mantenendo un certo ritmo, mi hanno portato al traguardo. Ad allietare questo evento c'era anche Giusy Versace che, a causa di un incidente, ha perso entrambe le gambe ma non il sorriso e la grinta nell'affrontare le avversità della vita.
E' entrata in politica per difendere i diritti dei disabili proponendo iniziative soprattutto per un inserimento sportivo.
Ringraziando chi mi ha dato questa possibilità (il gruppo delle Salamelle) voglio finire con il mio motto, un po' rivisitato:
Sì "corre" prima con il cuore che con le gambe!
by Michele FAGNANI 😎

domenica 17 marzo 2019

Emozioni alla Scarpa d'oro Ability





E se alla prossima Scarpa d’oro facessimo gli spingitori?
La proposta non ricordo da chi è venuta ed in quale occasione, se ad una corsa domenicale, ad un allenamento infrasettimanale, o davanti ad un bicchiere,  ma il tam tam è stato pressochè immediato. Drummer (grazie!) ha trovato il modo di organizzare  questo diversamente correre, noi non sapevamo bene cosa significasse tutto ciò. Michele, con qualche remora, ha realizzato questo nostro sogno, e non smetteremo mai di ringraziarlo, lui e la sua famiglia, che ha affidato a noi perfetti sconosciuti (Drummer a parte), il suo prezioso figlio e fratello. Ci è stato chiesto un aiuto anche per Pierangelo (presidente del CIP Lombardia) e, avendo forti braccia maschili, non ci siamo tirati indietro.
Pensavamo di camminare ma la voglia di correre era tanta, e avevamo la percezione che Michele sarebbe stato contento di provare qualcosa di diverso. Quindi tra fischietti, tri-track, batti-mani, campanelli, insomma, casino a non finire, stimolando i passanti che hanno risposto con sorrisi e applausi, siamo partiti. Cosa significa spingere una carrozzina mentre corri? Innanzitutto concentrazione per il terreno che hai davanti: buche nell’asfalto, tombini, pavè, san pietrini, acciotolato, sterrato, salite, discese, il timore di potersi ribaltare non è poca cosa, ma le salamelle sono lì, senza neanche chiederlo, a dare una mano a chi spinge nei tratti complicati, e ci si scambia, come nella migliore delle staffette, si riprende fiato, si ride, si incita Michele, si fa casino. A pochi metri dall’arrivo aspettiamo Giusy Versace e i super eroi che accompagnano gli altri amici, per un trionfale traguardo sulle note di We are the champion.
Ho chiesto a Michele se si era divertito, lui mi ha risposto di sì e che era la prima volta che vedeva la famosa piazza di Vigevano.
Anche noi ci siamo divertiti tanto, portiamo a casa una gioia che personalmente fatico a descrivere.
Semplicemente grazie Michele, you are the champion.
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