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domenica 26 febbraio 2017

LA DOMENICA DELLE SALAMELLE


Ultima domenica di febbraio. Salamelle sparse ovunque! Chi alla Verdi Marathon (Lidio e Ice Man)...


...chi alla 10km di Trecate a fare servizio (per una volta si posso vedere gli altri correre!)...


...chi a Firenze per accompagnare giovani Salamelle a ballare, chi a ciaspolare, chi a mangiare piatti tipici lombardi, chi a spalare e poi guidare nella neve...

Insomma, anche se non si corre le Salamelle sono sempre in moto. 
Ma soprattutto, non dicono mai di noi a mettere le gambe sotto il tavolo!
#salamellapower #cuoresalamella

domenica 5 febbraio 2017

ARANCIOLONA IN VERDE!












Non c'è molto da aggiungere alle parole di Ambro, se non questo. Correre di domenica, in inverno, implica spesso: tornare tardi il sabato sera, dormire magari male, alzarsi alle 6.45, imprecare, maledire il giorno in cui hai deciso di iniziare a correre, sbuffrare quando scendi dalla macchina, perchè pensi "...ecco mi sono vestita male. Fa freddo. Come faccio a correre con questo freddo?".

Poi inizi a correre, le "tue" Salamelle ti affiancano e corri per 13km senza rendertene conto. Ridendo, parlando, commentando, ringraziando chi fa servizio sul percorso.
E torni a casa più carica che mai.

Salamelle power!

(grazie ad AndoCorri per le foto!)

sabato 30 luglio 2016

DIECI MIGLIA DEL CASTELLO (by Bobby Jean)






Domenica 19 giugno 2016: é stato il giorno della mia prima competitiva...

Le Dieci Miglia del Castello sul lago di Endine. É tanto che corro ma questa é la prima volta che corro con un chip addosso che mi terrà un tempo ufficiale. Finalmente io e Graziano coi turni riusciamo a prenderci due giorni per noi e a correre insieme. Avevo proposto la corsa anche alle Salamelle ma non avevo riscosso molte adesioni. "Peccato!" penso!
Poi la domenica, poco prima della partenza leggo sulla pagina delle Salamelle incitazioni, selfies e auguri per la corsa e penso "cavolo, si sono ricordati, che carini!!!" e mentre sto pensando se ce la farò a fare i miei primi 16km competitivi, da dietro una macchina eccoli sbucare gridando "SORPRESA!"...Ambross, la Cla, il Segretario, Barbara, Veró, Giorgy, Claudio Key, il Bomber, Frog (e solo al ristorante saprò che ci sono anche consorti, figli e fidanzati che in quel momento stanno passeggiando al lago!).

Quando li vedo,

sabato 9 gennaio 2016

GLI ULTIMI 3 ANNI


La vita del 1° consiglio direttivo (CD) salamellico volge al termine.

Che dire di questi ultimi 3 anni? Beh, sicuramente mi hanno insegnato il confronto costruttivo, orientato ad ottenere dei risultati fruibili dal gruppo. Trovare un accordo tra tante teste, non è sempre facile ma, se l'obiettivo è condiviso, non è poi così difficile dire un "Hai ragione tu" o scendere a compromessi. Credo, spero, che per tutti sia stata un'esperienza positiva, sicuramente per me lo è stata. Ma chi son stati gli "oscuri" membri di questo CD?

- Lidio, il presidente: un sorriso costante, tanta, troppa?, voglia di fare, accentratore ma sempre disponibile, prolisso ma preciso e puntuale, pacifista per sua natura, la battuta pronta anche se qualcuno non apprezza, ma lui è fatto così

- Gian, la vice presidente: non tutti la conoscono, io ho questo privilegio. Ha l'innata dote di inquadrare le persone, è pragmatica e precisa, severa ma giusta, non a caso ribattezzata la caposala, ma ci tiene così tanto da accendersi come una torcia che neanche un boccale di birra può spegnere. Lei rappresentava chi è quasi scomparso, i camminatori, una volta componenti numerosi e sempre presenti. Spero di vederla/i più spesso con noi

- Lampu, il tesoriere: ahimè non posso dir molto, per una serie d'impegni non è stato molto partecipe, ma ha lavorato nell'ombra per la sua competenza, e per la salamellando

- Il Segretario, un nome, un ruolo: la pace fatta persona, taciturno ma sempre presente, bisogna punzecchiarlo un po' :), puntuale nella mail corsaiola. Nonostante la distanza, lo si vedeva spesso con il gruppo, nel 2015 è stato poco presente perchè i figli crescono, e bisogna fare delle scelte, quindi grazie per tutte le volte che ci sei stato

- Gigi: come Il Segretario taciturno ma presente, ha delle battute che sono vere perle, bigliettaio tanto quanto Verò (istituiamo un premio ritiro biglietti?). Sembra cosa da poco ma io l'ho fatto e so che non è così, l'iscrizione del gruppo ed il ritiro dei biglietti, soprattutto quando siamo tanti, non è banale, provare per credere

- Bruno: insieme a Gigi ed al Segretario, sono i Peace&Love (consentitemi la definizione). Anche lui costantemente presente se non è a zonzo per lavoro. Il ns puntuale obiettivo fotografico, che si vive meno l'evento in corso, per testimoniarlo con i suoi scatti. Ognuno di noi ha sicuramente scaricato una sua foto e letto un suo simpatico commento

- Tony: salamella storica, il ns organizzatore dei ristori alla salamellando, sempre presente nei cd invece poco nelle corse, quando una volta era una costante. Anche per lui le cose cambiano nella vita, ma spero davvero di vederlo più spesso insieme a noi

- Guaz: che dire di lei? E' l'essenza, il cuore delle salamelle! Mi spiace per chi non la conosce, ma sappiate che questo gruppo esiste perchè l'ha inventato lei che, nella sua generosità, l'ha regalato a tutti noi. Precisa, poco puntuale (in questo facciamo coppia), organizzatrice di primo livello, cura il sito, la classifica, sempre pronta a trovare qualche google-diavoleria (citazione del pres), per facilitare ciò che sembra difficile, disponibile e profondamente onesta. Da lei, e da altri, ho imparato il codice deontologico salamellico, quella voglia di dare e di fare per gli altri, senza aspettarsi troppo di ritorno.

- Frog: già, io. Non mi posso e non mi voglio auto-raccontare. Quella che sono lo si vede da quello che faccio, da quello che dico (lo so, dovrei dire meno parolacce, sob!), da quello che scrivo (troppo e senza punteggiatura).

Tutto questo lo esprimo come plauso al cd uscente che, pur sbagliando, ha lavorato con impegno e passione, spendendo tempo ed energia, e spero possa essere spiegazione? consiglio? speranza? per i candidati al nuovo consiglio. A questi ultimi il mio "in bocca alla salamella", gnam!

Essere Salamella non significa solo correre indossando una maglietta verde.

Per me è così.

Frog

martedì 19 novembre 2013

VALECIA - DIVINA PASTORA 17.11.2013... UN'ESPERIENZA DA RACCOMANDARE...



Mai visto tante persone che incitavano i corridori lungo il percorso.
Mai visto tanti volontari lungo il percorso che movimentavano la corsa con canti, chitarre, tamburi o bonghi o attività teatrali. 
Mai visto una città bloccata da un evento podistico in perfetta serentità con lo stesso.
Mai visto tante persone lungo il percorso offrirti frutta secca, zuccheri, panini o altro.
Mai visto persone che lungo il percorso

martedì 8 ottobre 2013

VERONA MARATHON 6.10.2013




Ebbene si alla fine ho deciso di fare il grande passo. Anche io "Salamella di ultima generazione" correrò la mia prima maratona. 

L'approccio non è stato bellicoso ma di semplice avvicinamento ad una corsa per me sconosciuta. Da luglio ho iniziato a fare qualche allenamento in più (lavoro permettendo) ed a Agosto ho continuato anche se in vacanza (famiglia permettendo) il tutto per non arrivare impreparato su una distanza a me ignota. Alla fine domenica ero sul pullman con gli amici di Gaggiano, che ci hanno offerto questa grande opportunità da condividere insieme. Stefano l'organizzatore della trasferta sul pulman sembrava aver raggiunto la pace dei sensi, era riuscito infatti a mediare su tutti i bisogni/necessità del gruppo (e non deve essere stato facile).

Sul pullman sembrava esserci il clima di una gita sociale. Gente che mangiava fette biscottate (con e senza marmellata), gente che offriva le fette biscottate (con e senza marmellata), gente che mangiava la banana, gente che mangiava la frutta secca, gente che dormiva e gente che sveglia sembrava chiedersi "Ma cosa sto facendo? Perchè sono qui? Forse alle 5 era più bello stare al calduccio del Letto". Io era uno di quelli con lo sguardo pensieroso in quanto ero cosciente della mia durata sulla distanza dei 30 Km ma da li in avanti ero preoccupato dell'ignoto. Ogni distanza se non provata in precedenza è per me sempre una incognita (e poi capirete perchè). Arriviamo a Verona alle 7 per il ritiro dei pettorali ed alle 7,30 siamo già a Sant'Ambrogio di Valpolicella. Ci cambiamo lasciamo le borse e con Bruno mi reco alla ricerca dei Bagni.

Essere alla Verona Marathon mi fa pensare di essere in una grande macchina da guerra, un orologio svizzero in fatto di organizzazione ed efficienza ma il primo intoppo lo troviamo davanti ai Bagni. Fila interminabile su uno stabile con due distinte entrate. Ci guardiamo intorno e non vedendo altro ci accodiamo.Durante l'attesa mi rendo conto che ci sono anche podisti stranieri (francesi, tedeschi, forse inglesi) anche loro in coda. Vediamo anche persone entrare in bagno con un colore ed uscire con un altro…. Persone che perdono la parola e tentano di utilizzare il linguaggio dei muti per spiegare ma senza alcun risultato per gli altri che attendono pazientemente. Vabbè mi dico può capitare.

Peter ci offre il caffè (grazie Peter mi ero dimenticato di ringraziarti), torello prende il carbon gel e la red bull (?!?!?). Memore della bomba di ferrara penso “ma non avrà esagerato?”. Foto di rito e via piccola corsetta per raggiungere le griglie della partenza. Ci dividiamo tra i dispari ed i pari ed attendiamo il via. Prima del via facciamo un minuto di silenzio in ricordo delle vittime di Lampedusa.

Partenza Gigi mi grida “falli Neri” inizio a correre e penso “ma poi il Sindaco Tosi sarà contento?”. Incrocio Bruno e poi Torello. Torello mi dice di fare attenzione agli autovelox (in effetti ce ne sono diversi e ben mimetizzati). Sorrido e lo ringrazio.

Proseguo fino ai 10km da solo. Incrocio Silvano un ragazzo di Verona che ho incontrato nell’attesa del turno del bagno (mi dico che forse l’organizzazione aveva previsto anche questo…). Silvano viaggia con un suo amico che al ristoro dei 20 lo molla. Mi avvicino e scherziamo un po’ e proseguiamo insieme fino ai 30. Durante il percorso parliamo di tutto (precedenti Maratone, allenamenti fatti, etc. etc.) ed alla fine per non scoraggiarmi mi dice tranquillamente che dopo i 30 non devo pensare alla fine ma solo in multipli di 5 (non ci avevo pensato …. furbi questi veronesi). E’ bello vederlo che quando qualcuno dal bordo della strada applaude lui gli risponde applaudendo più forte e ringraziandoli. Poi quando vede i bambini si avvicina sempre a dare loro il 5 con la mano.

Ai 28 incrocio Peter (lui e già ai 34 ca.) e va nel senso contrario al mio. Gli dico forza Peter. Mi chiede come va. Gli rispondo non bene comunque procedo. Anche lui è abbastanza provato ma lo vedo concentrato sull’obbiettivo. Anche Silvano incrocia il suo amico e lo incita anche lui.

Ai 30 mi fermo per un po’ di stretching (avevo l’adduttore della gamba destra che mi dava fastidio). Lui mi dice ci vediamo all’arrivo e va. Riparto ed inizia a piovere. Ai 36 mi rifermo per principio di crampi ai polpacci di entrambe le gambe. Nuovo stretching e via si riparte. Ai 37 sono in piazza Brà, sono all’Arena e mi dico allora ho finito guardo i km e vedo che sono ai 37. Mi viene un attacco di nausea e mi fermo poco prima dei 37. C’è uno speaker che mi dice se va tutto bene e che se ho bisogno ci sono dei medici a disposizione. Con lo stesso linguaggio dei muti utilizzato dalle persone in uscita dai bagni faccio cenno di no. Fortunatamente mi libero dei liquidi in corpo e riparto. Inizio a fare un giro per le vie di Verona. Avanti e indietro. Un ponte in un senso e poi nell’altro. Supero i 40. Ai 41 nuovo stop nausea (e stessa soluzione). Riparto mancano 800 mt mi rifermo per crampi. Mi raggiunge un maturo podista e mi dice “Cosa hai? Hai i crampi? Non fermarti!! Fai passi più corti forza manca pochissimo. Anche io nelle tue stesse condizioni una volta ho fatto 10km.” Riparto e vedo che comunque riesco a proseguire. Entro nell’arena vedo il gonfiabile lo supero e mi dico… “MAI PIU’ ”. Vedo Peter sul bordo già cambiato e mi chiede come va. Gli dico benino. Mi chiede di Bruno e gli riferisco di averlo incrociato sul ponte che misurava i 40 km. Mi dice che lui le docce non le ha trovate e pertanto ha preso la borsa e si è solo cambiato. Mi dice che Gigi e Torello non le hanno trovate all’Expo ma gli hanno riferito che erano all’Arena, pertanto una volta cambiati ci stavano raggiungendo all’Arena.

Andiamo insieme a prendere la borsa e chiediamo dove siano le docce. La persona ci dice che purtroppo le docce non ci sono all’Arena così come il pasta party (mancate autorizzazioni). Chiedo a Peter dove sia il ristoro. Mi avvicino e prendo del the CALDO. Il primo di tutta la corsa (visto che gli altri erano freddi). Ne faccio un sorso ed avverto un nuovo senso di nausea. Ancora una volta mi libero dei Liquidi e tutto passa. Peter dà la colpa forse al caffè (visto che è l’unica cosa presa calda) mentre io al freddo al thè ed al carbon gel. Peter mi dice di passare al pronto soccorso per un controllo. Lo assecondo in quanto lo vedo preoccupato. Entro bagnato nella tenda e qui alla fine ci passo 3 ore. Le persone sono simpatiche. Mi controllano pulsazioni, glicemia e pressione. Tutto nella norma. Decidono di farmi una flebo in quanto ritengono che non ho sufficienti liquidi in corpo. Chiedo cosa ci sia dentro la flebo ed alla fine confesso la mia patologia (che fra l’altro non mi avevano chiesto di dichiarare). Dichiaro che sono Diabetico ed insulino dipendente (Peter lo sapeva e per questo mi ha proposto il pronto soccorso). Decidiamo insieme di fare una flebo idrosalina e niente più. Finita la prima sacca chiedo qualcosa da bere e mi danno un bicchiere di thè tiepido. Ne sorseggio un pò ed altro attacco di nausea e stesse soluzioni precedenti. Parliamo ancora un po’ ed alla fine il medico decide di darmi una nuova flebo di plasil e due di liquidi per permettermi il rientro a casa. Mi avverte che se fosse per lei mi avrebbe fatto andare direttamente al pronto soccorso dell’ospedale ma visto che sono di Milano e che comunque sarei rientrato in pulman decide di prendersi questo rischio. Mi avverte però che se i sintomi fossero proseguiti anche una volta raggiunta casa allora sarei dovuto andare al pronto soccorso più vicino.

Tirando le somme posso dire che se la maratona deve essere tutto questo preferisco tenermi in mente le persone e i bambini sul ciglio della strada che applaudono e che incitano. Per il resto (no docce no party …. ) fa nulla tanto è solo una corsa e ci sono altre cose più importanti.

Ah dimenticavo di dire che le infermiere, il medico anestesista, il medico generico erano veramente “CARINE” in tutti i sensi (se non ci credete chiedete a GIGI ;-) ).