lunedì 4 ottobre 2010
Oktoberfest
Ore 7:00, suona la sveglia e, nonostante la serata passata in milonga, esco velocemente dalle lenzuola perchè il giorno della partenza è arrivato. Colazione veloce, ultimi preparativi dei bagagli, allestimento panini e via, carica come un mulo, mi precipito in garage x raggiungere gli altri: sono in ritardo! Quando arrivo una faccia ancora abbronzata sotto un cappuccio a righe mi accoglie sorridente nonostante la pioggia, saluto tutti scusandomi del ritardo e ringraziandoli x non avermi lasciato a Milano. Finiamo di caricare la 'macchina del popolo', impostiamo l'amico Tommy e via, destinazione Monaco. Durante il tragitto fiumi di parole, risate, toto-meteo. Dopo l'immediato pit stop x l'acquisto dei generi alimentari, arriviamo al confine Italo-Svizzero e sostiamo x l'acquisto di bollino, cappuccini, caffè e super-enalotto, fantasticando su come spendere la 'sicura' vincita. Risaliamo in auto, ci leghiamo con le cinture di sicurezza come salami, anzi, salamelle, e ripartiamo. La pioggia ci accompagna e, dopo una delle tante lunghissime gallerie, argh, la neve ci accoglie facendoci immediatamente realizzare che forse il ns abbigliamento non è adeguato. Facciamo spallucce e andiamo avanti ammirando il paesaggio verdeggiante che ci circonda. Per il pranzo ci fermiamo in Austria, nel parcheggio di un centro commerciale, piove ancora così, nonostante i buoni propositi di lasciare l'auto immacolata, decidiamo di addentare i panini comodamente seduti ai ns posti.
Le battute sui miei panini burro e salmone si sprecano, e nonostante il rifiuto d'ingurgitare ancora cibo, finiamo scamorza e prosciutto. Armati di ombrelli e cappucci ci dirigiamo verso i negozi x acquistare gli scarponcini che dovrebbero salvaguardare i ns piedi dal freddo e dalla pioggia, dopo qualche prova con lamentele sulla differenza di tempo uomo/donna nella scelta, compriamo 2 paia con altrettanti set di calze e impariamo che in loco è regolare lasciare la scatola in negozio. Il viaggio riprende e arriviamo finalmente al ns campo tendato, parcheggiamo in alto e valutiamo le tende con il timore che dovremo stare in 4 in uno spazio assolutamente inadeguato, infatti così è! Le risate si sprecano ma dopo varie valutazioni decidiamo, considerato anche il freddo, che l'effetto stalla dovrebbe aiutarci a passare meglio la notte, quindi infiliamo tutte le ns cose in tenda e ripartiamo in direzione centro con la metro. Arrivati in piazza cerchiamo la più antica birreria di Monaco, l'HB, ovunque un mare di persone e infatti è impossibile entrare laddove pensavamo, sondiamo altri locali fino ad arrivare in un posto dove c'è relativamente poca attesa, infatti ceniamo a suon di maiale, cucinato in modi diversi, patate, insalate, strudel e, ovviamente, birra. Siamo tutti stanchi quindi ritorniamo al campo, continuiamo a ridere per la notte che ci apprestiamo ad affrontare; il freddo, l'umidità, il terreno solido, il continuo vociare non mi permettono di chiudere occhio, la mattina un mal di testa post-sbronza senza sbronza mi mette ko ma i miei previdenti compagni hanno un set di medicinali tra cui scegliere e che fanno effetto. Decidiamo di convertire la ns 'fantastica' tenda in un caravan, facciamo colazione e ci apprestiamo alla visita di Dachau non senza una 2a, abbondante, colazione. Il contrasto tra il giubilo della festa x cui siamo venuti e la realtà del campo di sterminio, scuotono il ns animo nel profondo, percorrendo i viottoli continuo a chiedermi quanti e chi ha percorso le stesse stradine ma in ben altra condizione fisica e psichica. Mi sento così miserabile, ma siamo pur sempre figli del ns tempo, fortunati, nonostante il continuo lamentarsi, così cerco di lasciare questa sensazione varcata la soglia ma con la convinzione che ciò che è stato non va nè negato nè dimenticato. Torniamo al campo base, traslochiamo le ns cose nella nuova location e riprendiamo la metro, direzione festa! Seguiamo il serpentone di persone e arriviamo, un considerevole numero di persone ci accoglie con il suo vociare, molti tedeschi, uomini e donne, vestiti in costume tipico, sfoderano gambe e braccia nude come se fossimo in piena estate, ovunque qualsiasi età e ancora una buona dose di turisti. Mentre percorriamo la via curiosiamo dentro qualche stand, raggiungiamo le giostre e optiamo per un giro sulle montagne russe. Urla, occhi aperti/chiusi, le mani strette fino allo spasmo, il breve giro sembra non finire mai ma finalmente arriviamo. Ci guardiamo in faccia ancora tutti scombussolati e conveniamo che è giunto il momento di mangiare qualcosa, un maxi panino con una salsiccia che straborda viene velocemente ingurgitato, ora siamo pronti per la birra quindi ci apprestiamo presso il padiglione prescelto con una piccola sosta per l'acquisto di un mix di noccioline zuccherate. Siamo immediatamente collocati sopra una panca insieme ad un gruppo di tedeschi e ordiniamo i primi 3 lt. Chiacchere, balli, canti, ci caliamo nella festa che naturalmente ti coinvolge, Alfonso fa amicizia con noi e non smette di chiedere e di raccontare. Dopo il 2o lt 'diluito' con un brezel, i maschietti cominciano a straparlare senza mai passare la soglia critica, ancora una volta resto colpita dalla gentilezza dei ns ospiti, considerati i lineamenti un pò duri e la lingua ne avevo un'idea distorta. Quando l'orchestra smette di suonare ci muoviamo per uscire e ritroviamo all'ingresso la bottiglia d'acqua che avevamo dovuto abbandonare, beh, in fondo era ovvio che nessuno la toccasse. Dirigiamo verso la metro e constatiamo la massiccia presenza della sicurezza, arrivati al ns campo ci apprestiamo a passare una notte un pò più tranquilla della precedente. La mattina dopo è l'eroe che ha scambiato il mio 2o lt offerto con il suo 1/2 ad essere ko, facciamo i bagagli, carichiamo l'auto, constatiamo ancora una volta la presenza di ragazzi che girano per il campo a torso nudo e ciabattine dopo una gelida doccia corroborante o che fanno colazione in accappatoio con un lt di birra, mentre noi, imbaccuccati, sorseggiamo il ns normalissimo the, a parte un piatto di uova e bacon. Ripartiamo in direzione Castello Neuschwanstein dove facciamo una breve sosta; incantevoli paesaggi in tutte le sfumature del verde, puntinati da mucche al pascolo, pecore o casette dai tetti spioventi, si snodano lungo il tragitto, non credevo che la Germania fosse così bella, merita senz'altro una visita più approfondita. Dopo un giro al castello riprendiamo alla volta di casa mangiucchiando qualcosa lungo il tragitto, qualcuno lamenta il ns continuo esercitare le mandibole ma insomma, è uno dei piaceri della vita, come questi 3 giorni volati via e che sono già un piacevolissimo ricordo. E ancora 'prosit' ai miei compagni d'avventura.
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Aggiungo, tra le cose da ricordare:
RispondiElimina- il nostro audace compagno di viaggio che si è fatto per ben due volte la doccia gelata, stupendo gli autoctoni con il suo beauty-case super accessoriato!! Mitico Roby!!!!!
- l'adorata super-pippo, che è diventata la mia seconda pelle!! E per toglierla ho imparato a usare il flessibile... :-)
- la squadra di rugby, che avanzava imperterrita nel fango in infradito e che per pulire la tenda lasciava nell'erba sacchi a pelo, vestiti etc!!!!
It's a wonderful world!!!
Mi vengono alla mente altri ricordi:
RispondiElimina- ragazzi inglesi a piedi nudi nel fango, ovviamente subito dopo la doccia gelata;
- ragazzo palestrato in magliettina nera che ha passato tuttp il week-end sulla stessa panchina del bar del campeggio;
- ancora piu` importante, l'atmosfera che si e` creata nella nostra tenda, nel caravan e nella "macchina del popolo", indimenticabile!!!
Che aggiungere, ovviemante stiamo gia` pensando la prossima avventura!!!
Allora aggiungo "left, right, left" da premiare per sintesi ed efficacia nella comunicazione.
RispondiEliminaInoltre ringrazio Guaz per aver massaggiato la bresaola, il panino era delizioso.
Complimenti a Frog per l'articolo sul blog, sembra rubato dai miei pensieri!
Quanto manca al prossimo Okotber Fest?
Uuhhh, e ancora:
RispondiElimina- lo sciuro incrociato ben 2 volte con i baffi arrotolati e gli scaldapolpacci abbinati alle calze corte
- la donna che riuscirebbe a dormire su un appuntito scoglio
- bellosguardo con la sua fidanzata
- chi si addormenta in maglietta e si risveglia in giubbotto
- il vomitatore che utilizza la raccolta differenziata
- miss sorriso che si prodiga nel fornirci il pranzo alle 15...e qualcuno che inzacchera il pavimento di zucchero a velo
- il jingle birrifero
orca!!
RispondiEliminami son persa bellosguardo con fidanzata!!! chi è?!?!?
e vogliamo anche dire cosa abbiamo imparato??
1) il thè più diffuso in germania è quello ai frutti rossi... se vuoi quello black, devi specificarlo
2) il boccale di birra ti accompagna fin dal mattino ed è tuo fedelissimo compagno di viaggio
3) trattieni la pipì in Svizzera, e falla trattenere anche ai tuoi familiari, altrimenti rischi di rimetterci lo stipendio!!
4) come massaggiare la bresaola e fornire un panino imbottito coi fiocchi!!
and so on...