venerdì 12 agosto 2011
U zippangulu
C'eravamo lasciati con un trolley fucsia e un biglietto aereo in mano, considerati i miei roccamboleschi viaggi, i compagni di avventura sono abbastanza preoccupati, ma questa volta il viaggio d'andata fila liscio, a parte il test del mio bagaglio a mano che, con parecchia fatica, infilo nel misuratore dopo aver distribuito qualcosa negli zaini altrui (avere misure diverse x ogni compagnia non è proprio simpatico). A Reggio recuperiamo la ns fantastica Toyota Aygo nera e i 2 ing, ma rifiuto il titolo che mi hanno appioppato, studiano le varie possibilità per riuscire a caricare bagagli e persone, sembra quasi di giocare a tetris! Ardore e la zazza family ci accolgono con il loro calore e la loro simpatia, anche Morabito s'è dotato del leaving esterno dove quotidianamente consumiamo la ns 2a colazione. E ancora una volta è un turbinio di brioche con gelato, zeppole, crema di caffè, pizza fritta, cannoli, birre, granite con panna e brioche, il pane fatto in casa e cotto nel forno a legna, sopressata, pecorino, pasta ad sugo, parmigiana, e chi più ne ha, più ne metta. Ritrovo gli zii Sasà, Pepè, Nando, conosco lo zio Carmelo, abbraccio le zie Lina, Anna, la mitica zia Maria (traduzione callabro-italiano: Non vi conosco ma sono contenta che stiamo tutti in compagnia), i cuggggini, il principino, nuovi, e non, co-protagonisti: Minority R., De chè, Scaccolmen, Allupomane... Con la staggggione Portigliola ci accoglie sulla sua spiaggia, il campo da volley (ehm), Ardore superiore, le cascate di Bivongi raggiungibili con un pick-up che s'inerpica su una stradina scoscesa a strapiombo sulla montagna, la spaggia di Bianco dove attacco bottone con uno chef exclusive di Brescia, il calcio-balilla (perchè poi nessuno vuole stare con me?), Gerace. In quest'ultimo entriamo in una bottega e, mentre i miei compagni sono intenti negli acquisti, scambio 2 parole con la signora: un viso dolce segnato dalle rughe. Fra le tante cose dice "Abbiamo tutto ma non abbiamo niente" e poi "Il rispetto è la cosa importante che non deve mancare mai". Le sue parole e il modo in cui le dice mi colpiscono con forza, scendono fin nell'animo, fanno pizzicare il naso e rendono gli occhi lucidi. Quanta verità. Con Betta cantiamo le sigle dei cartoni animati mentre Guaz e Zazza continuano a dirmi che sono più svampita del solito, così divento Dory. Lascio, ancora una volta, questa terra di forti contrasti con 2kg in più, 1h di ritardo del volo, e lo sciopero dei mezzi pubblici a Milano, prossima meta...
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Giusto per fare l'ing, la macchina nera era una Hyundai i10 :-)
RispondiEliminahttp://www.hyundai-motor.it/modelli/i10/panoramica.aspx