[Da Il Giorno di sabato 5 novembre 2016]
ACCOSTARE la figura della salamella al podismo può sembrare una semplice goliardata. Invece negli ultimi anni l’associazione Le Salamelle-Avis Abbiategrasso ha stupito tutti diventando una realtà del territorio. Nata in modo informale nel 2007, nel 2009 inizia la collaborazione con l’Avis e a oggi può vantare cento tesserati. «I fondatori hanno scelto questo particolare logo per dare un’immagine simpatica all’associazione – sottolinea il presidente Lidio Trenta -. Con l’andare del tempo il richiamo è stato tale che siamo diventati una famiglia in grado di fare attività sportiva e divertirsi. Correre aiuta chiunque a essere più aperto all’incontro con gli altri, ad allargare il proprio punto di vista. In più i colori della nostra maglietta e l’atmosfera che si respira nel gruppo rendono il tutto ancora più accogliente».
LE SALAMELLE significano anche beneficenza, con numerose attività promosse dall’associazione. «La nostra corsa Salamellando con l’Avis, giunta alla sua ottava edizione, è diventata un appuntamento fisso. La finalità, così come per molte altre gare, è benefica. Abbiamo infatti deciso di collaborare anche con Anpas [Anffas, ndr] per la realizzazione di un importante progetto. E anche se le nostre possibilità non sono enormi siamo felici di poterne fare parte».
Guai però a pensare che non esista un impegno agonistico. Il gruppo delle Salamella partecipa a parecchie manifestazioni della zona e in più di un’occasione sono state organizzate trasferte di gruppo in Italia, ma anche all’estero. «Persone che hanno iniziato a correre 5 o 10 chilometri sono arrivate a disputare e terminare una maratona. Un traguardo notevole che sottolinea la passione di molti dei nostri tesserati. E questo week-end alcuni di noi saranno presenti anche alla Maratona di New York» [citazione a senso di un discorso in cui si menzionavano Amsterdam, Zurigo e NY come trasferte di gruppo o di alcuni, ndr].
Isaac Cozzi
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