Oggi Salamelle un po' ovunque.
Facciamo presto che l'Inter gioca alle 12 a San Siro.
Credevo di trovare fango e quindi scarpe sbagliate.
Gli Ibernati non si sono scongelati in tempo.
La maglietta la subisci.
Devo fare un lungo ma lungo non è.
Ad ogni modo, Italia Uno.
P.S: un abbraccio a Claudia e Andrea: fate i bravi che manca poco.
Gigi
Chi alla sua prima mezza..... bravissimo Drummer!
Chi, infine ad Arluno....
"Non sarò molto obiettiva nel giudicare questa corsa, innanzitutto perché organizzata dagli amici dell'Atletico Arluno, poi perché sapevo in partenza che il percorso attraverso il Parco del Roccolo ci avrebbe regalato begli scorci e a pochi minuti da casa. Le premesse per la giornata però non erano delle migliori soprattutto per la pioggia e il freddo, in aggiunta al fatto che avevamo deciso di fare 21 km un po' arrugginiti dalle vacanze e con poco allenamento nelle gambe. Eppure è stato tutto bellissimo, già solo quando in macchina sono venuti a prendermi Lory, rientrata dalle vacanze, Ambro sorridente e il mitico Ciccia, tornato dopo una pausa dalle corse. Il ritrovo è al vecchio campo sportivo, punto di partenza del nuovo percorso. Lì ci aspettano Bruno S, Lidio, rimessosi dallo strappo di venerdì, e il Principe. Foto di rito e partenza un po' imbacuccati, dato che ha ripreso a piovere, però il gruppo si divide subito al primo km al bivio per i tre percorsi.
Qualcuno va verso i 7, Lory prende i 12, io, Ambro, Bruno S e Principe ci avventuriamo sui 21. Dicevamo che il percorso è cambiato rispetto agli anni precedenti e si svolge prevalentemente nel Parco del Roccolo, incrociandosi per 3 volte su se stesso. Sono risultati tattici i punti di ristoro che erano di fatto l'oasi e il passaggio per tutti i percorsi. Tantissima frutta, torte, thé, acqua, acqua e menta, limone e arancia di rito. Un bel percorso verde e in campagna, oggi funestato dal maltempo, quindi molte pozzanghere e un po' di fango, divertimento per i corridori che si sentono ancora un po' bambini. Man mano che andiamo avanti, con momenti in cui crediamo di non farcela, ci togliamo qualche strato di vestiti e finalmente smette di piovere. Alla fine il cielo nuvoloso e autunnale è il clima ideale per il podista. Un po' al proprio passo, un po' tirati dai compagni di squadra, arriviamo tutti e quattro in contemporanea al traguardo con grandissimi sorrisi e una forte emozione, tra il tifo degli amici delle altre squadre e quello di Lory, Lidio e Ciccia che ci aspettano al ristoro già belli cambiati e profumati. E allora a casa verso le lasagne ma con il cuore pieno di gioia. Quando penso perché mi piace correre e fare così tanta fatica, alla fine mi dico perché è bellissimo trovare i sorrisi al traguardo e sentire quella sensazione di euforia per tutta la domenica."
Barbara
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