Per motivi che non sto spiegare è un periodo un po' pieno per me. Stamattina finalmente, dopo settimane, potevo dormire. Dormire al caldo, sotto il mio piumino, con la testa sul mio cuscino, svegliarmi, fare colazione e farmi fagocitare dal divano con un film. Il tempo peraltro mi era favorevole: umidità, polveri sottili alle stelle, leggera pioggerella. Invece no.
Ho deciso di puntare la sveglia alle 6.30, vestirmi e andare a correre.
Mi sono maledetta ve lo dico. Ho messo la testa sotto il cuscino quando la suoneria mi ha trapanato le orecchie. Ho persino sperato che mio marito, mosso da compassione, mi lasciasse moribonda a letto. Invece no: "Ah ti sei svegliata? Muoviti siamo in ritardo". Non mi uscivano nemmeno le parole.
Per tutto il tragitto in macchina fino ad Abbiategrasso ho sperato di bucare, nel blocco del traffico, in una colite improvvisa... qualcosa che, non per causa mia, mi riportasse a casa. Subito.
Invece arriviamo (mannaggia). Foto di rito, pensiero ai maratoneti e mezzi maratoneti (come non vi ho invidiati) e via, sulla scia di Guazz, Principe e The Hump.
1° km: adesso fingo un crampo... 2° km: adesso dico che rallento... 3° km: tutto rettilineo, io odio i rettilinei... 4° km: manca un km al ristoro... 5° km: thè caldo e biscotti!... 6° km: ho già fatto 6 chilometri?... 7° km: mi pare di intravedere delle case... 8° km: però, mi sento davvero bene!... 9° km: sono riuscita a stare dietro al Principe???... 10° km: ma è già finita!?... 11° km: mamma che figata!
Poi l'idea. Andare a Pontevecchio ad aspettare gli impavidi, incitarli e fargli delle foto.
E così è stato: all'urlo di "Salamelle belle" io e The Hump li abbiamo incitati tutti.
Poi casa e bagno caldo. Caldissimo.
Vi odio Salamelle. Da quando mi vesto di verde brillante mi alzo presto anche se amo dormire. Faccio fatica. Corro per km che prima per me erano impensabili. Ho imparato l'arte del ristoro, ho imparato a chiedere e a sentirmi chiedere "Ti sei divertito?" e no "Quanto ci hai messo?". Ho imparato che ci si aspetta, nella corsa e nella vita. Ho imparato che non c'è classifica. Ho imparato la bellezza del gruppo.
Vi odio, belle Salamelle. Vi odio proprio!
Bobby Jean
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Esattamente un anno fa corsi la mia prima mezza maratona, fu un grande sacrificio di tempo e di sforzo, il risultato non fu eccezionale ma arrivai in fondo e alla fine piansi.. Di soddisfazione e di gioia per avere fatto un qualcosa di cui non pensavo essere capace..oggi ho ripetuto l'esperienza, meglio preparato e con un bel gruppo di amici, tanto da fare un bellissimo arrivo in gruppo e sorridenti, grazie #salamelle per avermi indirettamente motivato ed incoraggiato e un grazie a me stesso per averci creduto.
Renato
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PS: qui trovate le foto!
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