Sono in auto e mi ritrovo in mezzo ad un’orda di podisti, riconosco molte maglie delle società della nostra zona ma non vedo Salamelle. Saluto dal finestrino alcuni soci del VTV che mi dicono che c’è finalmente una tapasciata. Parcheggio la macchina, sebbene sono in jeans ma con le scarpe da running, e cerco di seguire i podisti scatenati che sono già partiti. Ci sono anche i podisti dell’Atletica Peralto di Genova e mi aggancio proprio a 2 di loro, salvo scoprire che stanno correndo per i fatti loro. Li abbandono cercando di rimettermi sul percorso, ma non ci sono indicazioni, penso “ecco, i soliti incapaci che organizzano corse!”. Arrivo al traguardo prima di tutti perché ho sbagliato percorso, quindi proseguo a ritroso fino a quando non incontro i primi podisti che arrivano in senso opposto. Aspetto che ne passino un po’ e mi accodo, mi viene in mente la maratona del riso, fatta qualche anno fa, con Cla e Bomber, quando siamo partiti dal 15esimo km. Arrivo al traguardo avendo totalizzato circa 8km su 10 previsti. Tra la mischia della partenza, senza mascherine né distanziamento, avevo intravisto Edo dei Wisky, mi posiziono su un punto panoramico e lo vedo arrivare, è l’ultimo, insieme a 2 adolescenti casinisti con cui ride e scherza, gli urlo un incitamento e lui mi saluta con la mano. Ho un sorriso da orecchio ad orecchio ed una sensazione di benessere, nonostante i jeans completamente zuppi di sudore, e mi sveglio…
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