6 agosto 2021 Bologna > Spinetoli
Si parte con qualche minuto di ritardo sulla tabella di marcia, non sapremo mai se è dipeso da quello ma, pochi minuti dopo aver imboccato l'autostrada, siamo in coda per un incidente con tanto di auto ribaltata. Passato il punto riprendiamo la strada fino a Martinsicuro, parcheggiamo, piantiamo l'ombrellone in spiaggia libera con distanziamento, e andiamo a pranzo: spaghetti al sugo di granchio e frittura mista. Pomeriggio in relax sulla battigia e riprendiamo l'auto verso Spinetoli, fermandoci per vedere la Torre Carlo V. Cena a base di olive ascolane, salvia fritta, arrosticini, straccetti di manzo al rosmarino con cicoria ripassata, tutto annaffiato da Montepulciano. Una passeggiata nel suggestivo borgo antico permette di smaltire un po', alla luce dei lampioni ci accolgono il castello e le mura sopraelevate.
7 agosto 2021 Spinetoli > Larino
Dopo colazione partiamo per raggiungere la 2a regione più piccola d'Italia; c'è traffico e, a causa di un incidente, decidiamo di uscire dall'autostrada percorrendo la statale. I km scorrono più o meno lenti, i campi bruciati dal sole si intervallano ai filari di vite e olivi, affacciandosi sul mare turchese. Raggiungiamo la Torre di Montebello che domina da un'altura e ci perdiamo tra stradine assurde per non raggiungere Petacciato Marina con il maledetto maps. Sarà la ns iniziativa ad avere la meglio (il cervello è superiore a qualsiasi tecnologia). Andiamo in spiaggia libera, l'acqua è increspata per il vento, anche qui vige il distanziamento, complimenti per l'organizzazione! Dopo le passeggiate, i libri ed il relax, raggiungiamo l'agriturismo Sorgenti di Luna in un bucolico paesaggio agreste. Ceniamo da Wilma che ci ospita, una cucina semplice e tradizionale: pecorino con confettura di ciliegie autoctona, bicchierini tricolore, fave e catalogna, prosciutto e melone, cavatelli con sugo di pallotte cacio ed ova, pampanella con insalata. Meno male che dobbiamo solo salire le scale per andare a dormire.
8 agosto 2021 Larino e Termoli
Colazione super abbondante dopo la quale visitiamo, passando da un buco nella rete, un Foro romano poco distante e abbandonato (pazzi!). Bellissimo il mosaico con soggetti marini. Dirigiamo poi all'anfiteatro, visitabile gratuitamente. Nello stesso parco dell'anfiteatro c'è villa Zappone, in stile liberty, in fase di restauro ma riusciamo comunque a vedere qualcosa. Continuiamo a piedi verso il borgo, vagando per le strade lastricate di pietra. Partecipiamo alla visita guidata dove Silvia ci racconta la storia della cittadina e delle sue chiese. Pranziamo all'Osteria del Borgo condividendo un antipasto molisano, raviolo alla stracciatella e pomodorini, cavatelli alla ventricina e un calice di falanghina. Una volta uscite, dopo un paio di tentativi, imbocchiamo il sentiero delle fontane e torniamo all'agriturismo per una doccia anti calura. Con l'auto raggiungiamo Termoli dove visitiamo il borgo racchiuso nelle mura del castello Svevo. Prendiamo parte alla visita di Termoli sotteranea (che non ci convince) e, dopo la foto di rito nel vicolo più stretto del mondo (34cm), andiamo a cena da Pesce Nostrum: cevice di gamberi, polipo arrosto, spada su crema di topinambur, tonno alla griglia, tutto accompagnato da 2 calici di pecorino. Piatti ben fatti, molto curati, con ottima materia prima, i complimenti allo chef sono spontanei.
9 agosto 2021 Rio Vivo
Giornata relax sulla spiaggia di Rio Vivo tra bagni nell'acqua fresca e penichelle sotto l'ombrellone. Cena all'agriturismo con Wilma agitata per la presenza dei Lacuna Coil che arrivano tardi e, carramba, uno di loro è del paese dei miei. Un plauso alla terrina di fagioli imbutunati, slurp! Il marito di Wilma continua a parlarci riempiendoci i bicchieri con diversi vini, ci ha preso in simpatia ma la testa gira.
10 agosto 2021 Larino > Campobasso
Salutiamo i ns ospiti con le indicazioni di dove andare a mangiare a Campobasso :-) Torniamo a Larino per visitare il museo, situato nel municipio, gratuito e aperto appositamente per noi. Giriamo per le sale senza alcun controllo, sconvolgente! Riprendiamo l'auto per raggiungere il borgo ed il lago di Guardialfiera, rinunciando alla ricerca del ponte di Annibale, che riemerge quando il lago è particolarmente secco. Il caldo torrido è opprimente ma esploriamo ugualmente i vicoli silenziosi. Proseguiamo per Civitacampomarano caratteristico per la street art e successivamente Lucito, addossandoci ai muri per restare in ombra. Continuiamo visitando il santuario di Santa Maria della Strada e per ultimo San Giovanni in Galdo dove ordiniamo un caffè in una trattoria. Eva chiacchiera con il proprietario, io con 2 commensali con vedute diametralmente opposte sulla vita. Alla mia domanda "Ma tu che lavoro fai?" il più giovane mi risponde "Il reddito di cittadinanza", ribatto "Fosse per me saresti già licenziato!". Arriviamo infine a Campobasso cenando con controfiletto e cicoria.
11 agosto 2021 Sepino, Guardiaregia, Bojano
Visita al borgo di Sepino dove la campana fuori dalla porta di S.ta Cristina, attira la mia curiosità: le maniglie sono formate da donne con le mammelle scoperte e una collana attorno al collo. Proseguiamo per l'area archeologica, ben conservata e paradossalmente gratuita a causa di 3 famiglie residenti. Continuiamo per Guardiaregia: il borgo non è nulla di chè ma imbocchiamo diversi percorsi naturalistici, quello più decantato è San Nicola, peccato che la rinomata cascata è secca e le gole, dall'alto, non sono apprezzabili. Raggiungiamo quindi Bojano da cui parte un trek per l'eremo di San Egidio; Eva lo raggiunge in auto e a piedi scoprendo, suo malgrado, che è stato trasformato in un moderno rifugio ed è chiuso, io parto per il percorso che si perde nel bosco con deviazioni sospette senza cartelli. Sono sola e devo aggirare dei cavalli ben piazzati sul sentiero che non hanno intenzione di spostarsi, cammino ancora a sensazione e l'acqua nella borraccia comincia a scarseggiare, giro quindi sui tacchi ritrovandomi, dopo qualche tentativo, sulla stradina asfaltata che raggiunge l'eremo e lì, dopo aver percorso ancora qualche km in salita ammirando il paesaggio dall'alto, ritrovo Eva che scende in auto. Torniamo a Boiano per dissetarci con una vera granita al caffè con la panna (al nord non la sanno fare così). Torniamo a Campobasso e, dopo aver attraversato tutta la città, raggiungiamo il ristorante vintage consigliato: tripudio di antipasti crudi, freddi e caldi, pesce grigliato e fritto e una bottiglia di Falanghina che evapora.
12 agosto 2021 Campitello matese
La giornata dovrebbe essere dedicata al trekking in montagna ma è oscuro il concetto di segnare i sentieri. Un signore al bar ci indica un percorso, segnato da lui stesso, l'approcciamo raggiungendo la cresta in poco tempo dopo aver attraversato un bosco di faggi. Ci spostiamo a Ripalimosani ma il borgo è chiuso a qualsiasi tipo di visita nonostante oggi dovrebbe essere in festa. Torniamo a Campobasso per un aperitivo in centro, osservando l'arte dello struscio, e ceniamo con baccalà.
13 agosto 2021 Campobasso e Guardiaregia
Visita della città vecchia, con le chiese ed il castello, talvolta carpisco qualche parola in dialetto dei signori intenti nell'arte della chiacchiera, mentre le signore sono affaccendate con le borse della spesa o a stendere i panni profumando i vicoli di bucato. Dopo un pranzo con insalatona, partiamo per Guardiaregia, l'obiettivo è il trek dei 3 frati. Raggiungiamo il punto di partenza con qualche titubanza e, con indicazioni ampiamente interpretative, riusciamo a raggiungere finalmente i 3 giganteschi faggi di almeno 500 anni. Torniamo all'auto totalizzando 10km, il bosco è davvero molto bello anche se estremamente secco. A cena pizza mozzarella, provola affumicata, pomodori gialli e battuto di pesto: buonissima!
14 agosto 2021 Campobasso > Isernia
Lasciamo il capoluogo di provincia, la prima tappa è Oratino, piccolo gioiello incastonato sulle alture dove una simpatica signora ci ferma più volte per chiacchierare. Proseguiamo per Frosolone dove vagabondiamo per il borgo fino all'ora di pranzo che ci porta ad entrare in una taverna. Accanto al nostro tavolo, 3 locali attaccano bottone: strano assortimento. Degustiamo un tagliere di formaggi e tortelli ricotta e spinaci al sugo. Riprendiamo l'auto per Roccamandolfi dove seguiamo il percorso guidato dei cartelli che raccontano le passate storie di brigantaggio. Assolutamente degna di nota la collezione di presepi dal mondo di una sig.ra, visitabile gratuitamente. Ci spostiamo di qualche km per attraversare (solo io) il ponte tibetano...vabbè, nulla di chè, successivamente saliamo al castello diroccato con una bella vista a 360°. Ultima tappa il santuario gotico di Castelpetroso, assolutamente imprevedibile nel contesto molisano. Arriviamo a Isernia, il b&b è una bella dimora storica, la cena si svolge in un suggestivo giardino interno: crostone di pane con uovo, funghi e tartufo, maialino nero con prugne, miele e mandorle, l'immancabile cicoria saltata e un calice di rosato. Anche la ratafia merita una menzione. Giusto 4 passi post cena nella calca locale e turistica.
15 agosto 2021 Isernia, Monteroduni, Venafro
Dopo la colazione al Caffè Letterario andiamo in giro per Isernia che non ha molti monumenti da offrire. Raggiungiamo a piedi il museo paleolitico, ben allestito, dove è possibile circumnavigare lo scavo che ha dato luogo al tutto. Torniamo in città per un aperitivo e pranziamo in una osteria troppo affollata e con probabili pochi se non nulli green pass controllati. Ordino uno spaghetto al baccalà, gustoso ed abbondante. Prendiamo l'auto per le cascate del Carpinone ma, quando arriviamo, proseguiamo; la bolgia scoraggia. Continuiamo per Monteroduni ma, il borgo fantasma non è granchè ed il castello-fortezza è chiuso. Proseguiamo quindi per Venafro, la città delle 33 chiese (chiuse). Visitiamo il castello con annesso il museo del Molise. Alternativi gli affreschi in rilievo a soggetto equestre. Visitiamo la Chiesa principale dove si è appena celebrato un matrimonio e torniamo ad Isernia per la cena: burrata, tris di crostini, baccalà grigliato su letto di cicoria, accompagnato da un calice di passerina. A conclusione di cotanta bontà, una genziana.
16 agosto 2021 Fornelli, Cerro al Volturno, San Vincenzo al Volturno, Scapoli
Prima tappa Fornelli: borgo fortificato circondato da possenti mura. Si prosegue per Cerro al Volturno che, francamente, mostra solo un castello chiuso, ma abitato, su uno sperone roccioso pesantemente rinforzato dal cemento (tappa da evitare). Continuiamo per San Vincenzo al Volturno con una spettacolare vista dell'omonimo lago azzurro. Ci perdiamo nei vicoli del borgo e pranziamo con 2 insalatone in terrazza. C'è una troupe di RAI3 che riprende lo spegnimento degli incendi nella montagna antistante, in fiamme da 2 giorni. L'elicottero pesca l'acqua dal lago con un braccio. Circumnavighiamo il lago dove molti sostano per il pic nic e riprendiamo la strada per Scapoli dove visitiamo un ricco e interessante museo delle zampogne. Dopo 2 birrette si torna a Isernia per la cena: carpaccio con riduzione di lime-zenzero-mango, pici con ragù battuto al coltello (decisamente troppo salati), wok di verdure, tutto accompagnato da un calice di falanghina. Il locale ha aperto da poco e c'è ampio margine di miglioramento.
17 agosto 2021 Pietrabbondante, Collemeluccio, Carpinone
Mattinata a Pietrabbondante, piccolo borgo amato dai suoi abitanti che, attraverso l'uncinetto, hanno espresso la loro resilienza al lock down imposto dal covid. Il sito archeologico è ancora in fase di scoperta e studio. Pranziamo nel bosco della riserva di Collemeluccio, dove i professionisti del barbecue danno il meglio di sè. Dopo aver passeggiato nei boschi seguendo un paio di sentieri, dirigiamo per Carpinone. Parcheggiamo per strada perchè il parcheggio con offerta libera di almeno 5€ ci suona male. C'è troppa gente e le cascate non sono granchè, c'è ben altro da vedere in Molise! Il borgo è abbandonato a sè stesso, come tanti in Italia. Torniamo quindi per l'ultima cena ad Isernia: tagliatelle con riduzione di Tintilla, guanciale, cipolla e pecorino, caciocavallo in forno con tartufo. Ahimè, le tagliatelle non sono cotte bene e del tartufo nessun sentore. Ultima passeggiata serale per la città.
18 agosto 2021 Isernia > Vasto
Si parte da Isernia in direzione Agnone, la città delle campane, infatti la visita al museo della Pontificia fonderia Marinelli, erudisce nel merito e stupisce nella pratica. Visitiamo il centro storico dove è presente una Chiesa ad ogni angolo. Dopo il pranzo a base di pinza ripartiamo per Bagnoli in Trigno, o meglio, al terzo tentativo di uscire da Agnone, finalmente imbocchiamo la via giusta. Il borgo è annoverato come 'la perla del Molise'...dissento fortemente, a malapena merita una foto da lontano. Proseguiamo per S.ta Maria del Canneto, semplice santuario in pietra ma d'effetto, all'interno un altare laterale scolpito, candido come la neve. Visitiamo il sito al frinire inarrestabile delle cicale. Ripartiamo per Vasto ove troviamo un traffico ed una bolgia cui non eravamo più abituate. Il B&B...come dire...rispecchia la proprietaria! La cena offre antipasti caldi di pesce, tagliata di spada, un calice di pecorino e la genziana a conclusione. La passeggiata in centro conferma troppo affollamento ma la vista delle luci delle baia dalla terrazza, è impagabile.
19 agosto 2021 Vasto
Giornata di mare prima sulla spiaggia di sassi di Punta Alderici, poi su quella di sabbia di Punta Penna. Nonostante il mare mosso, l'acqua azzurra invita al bagno ed al relax. La sera ultima cena a base di pesce, certo, le porzioni sono mignon, adeguate al ristorante di livello sebbene si chiami 'osteria' ma, quello che irrita veramente, è la mancata richiesta del green pass e la mascherina non correttamente indossata! In questo, Molise batte Abruzzo 10 a 1
20 agosto 2021 Vasto > Bologna > Milano
Si torna nella ridente Lombardia partendo subito dopo colazione. I km scorrono mentre il mare azzurro ci accompagna alla nostra destra e le colline a quadretti alla nostra sinistra. A Cesena troviamo coda quindi soddisfiamo il sopraggiunto languorino a casa Artusi a Forlimpopoli. Riprendiamo la via del ritorno fino a Bologna, un gelato per merenda e la mia socia mi accompagna in autostazione dove, il mio bus, arriva con 1 ora e mezza di ritardo. A Lampugnano i fidati amici, sempre disponibili, mi riportano a casa.
Molise o Abruzzo? Simili ma diversi, una volta uniti, ora divisi. Sicuramente l'estensione dell'Abruzzo consente più scelta, paesaggi molto diversi tra loro. Quello che davvero ci ha sorpreso è la mancanza di un possibile incasso a fronte di un patrimonio artistico e culturale di pregio, e questo è davvero un peccato, perchè porterebbe ad una miglior manutenzione e gestione dei beni, ma soprattutto ad un maggior rispetto. Ci si lamenta spesso di quanto sia cara una mostra o un biglietto di un sito, ma qui siamo ad un'antitesi quasi imbarazzante.
Frog
Nessun commento:
Posta un commento