venerdì 28 gennaio 2011
Milano Sì vs Milano No
Il 26/01/2011, con alcuni amici, siamo andati a vedere il bellissimo spettacolo Remix dei Momix al Teatro Nuovo di San Babila, ahinoi siamo incappati nello sciopero dei trasporti pubblici, mah, avevo appena sentito al tg della possibilità del blocco del traffico a causa dell’inquinamento; non mi sembra un incentivo alla risoluzione del problema che puntualmente si ripresenta ogni anno. Comunque, armati di molta pazienza e dell’amico Tommy, arriviamo nei pressi di Santa Maria Maggiore, parcheggiamo e, da bravi cittadini, ci dirigiamo verso il parchimetro per dare il ns obolo, ops, deve ancora entrare in funzione. Per evitare una multa proviamo a cercare altri parchimetri e/o bar dove acquistare i gratta e sosta che, chi arriva da fuori Milano come noi, non prevede di doversi procurare preventivamente. Sono le 20:00 e non si trova nulla di aperto, vedo una pattuglia della polizia e penso “Chi meglio di loro può darmi una dritta?”. Chiedo delucidazioni alla coppia che non accenna neanche ad abbassare il finestrino oltre i 10 cm lasciati aperti, questi boffonchiano qualcosa d’incomprensibile e tornano alle loro carte, non mi metto a polemizzare come da mio istinto perché siamo mostruosamente in ritardo e la mia auto è parcheggiata non distante senza tagliando. Ora, mi chiedo quanto sia giusto che i latori di un servizio pubblico se ne sbattono altamente delle richieste di chi dovrebbero tutelare e da cui vengono pagati tramite le tasse. Questo episodio mi porta alla memoria l’atteggiamento infastidito e maleducato di una edicolante dove avevo preso dei biglietti ATM e a cui avevo chiesto dove prendere l’autobus, tutto questo davanti alle amiche in trasferta a Milano che ovviamente hanno rimarcato l’atteggiamento degli abitanti. E poi ancora l’ultima maratona dello scorso aprile o la Run for Food del 2009, a cui ho partecipato e dove automobilisti imbestialiti, piuttosto che pedoni, ci hanno fischiato, strombazzato e insultato. E’ tutto qua quello che questa città ha da offrire? Spero proprio di no, a volte sono amareggiata da quello che vedo e sento, poi ci si ricrede, quando gli amici della domenica s’incontrano per una tapasciata in campagna, quando qualcuno si ricorda cosa ti piace e ti fa una sorpresa, quando chi non senti da un po’ ti fa improvvisamente una telefonata o ti scrive una mail, quando i palazzi si riflettono nel naviglio, quando in una giornata di vento forte sali sul duomo e ammiri tutto il panorama con un cielo di un azzurro che non siamo abituati a vedere…io ci credo ancora, e voi?
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ta ghè propri rason!!!! :-)
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