Quale miglior momento per raccontare un viaggio, se non quando si è in viaggio verso una nuova destinazione? (anche se di lavoro.. ma pur sempre destinazione è!)
Il treno mi culla e le parole per raccontare quanto è stato bello il viaggio in Turchia scorrono veloci nella mia mente.
Ma andiamo con ordine:
mercoledì 3 agosto: si parte!!!!!! Bruno ed io voliamo su Roma, dove recuperiamo Viola e Simone e poi viaa tutti insieme sul volo per Istanbul! Arriviamo di notte e dove vogliamo dormire??? In aeroporto ovviamente!!!!! Chi per terra nel sacco a pelo e chi adagiato su scomodissime poltrone, ci addormentiamo tutti (e non siamo gli unici a sfruttare l'Hotel Airport Ataturk!!), svegliandoci ogni tanto cullati dal rumore del marchingegno consegna-valigie che si attiva ogni qual volta atterri un aereo. E la domanda sorge spontanea: con tutti i belt che ci sono, proprio il numero 1 dovete azionare?!?!?
Uff, vabbè.. la notte trascorre tranquilla e giovedì mattina partiamo alla conquista della città: lasciamo gli zaini in albergo (dove il boss ci offre gentilmente la colazione!! Che ospitali questi Turchi!!) e ci lanciamo alla scoperta! Gironzoliamo tra le vie dei dintorni, arrivando fino alla Moschea Blu, al Topkapi e al Bosforo. La città ci accoglie con i suoi profumi, i suoi colori e la sua gente che vaga veloce senza sosta (regola n. 1: il pedone a Istanbul NON ha la precedenza! Prima passano gli autobus, poi le auto, poi le moto, poi le bici, poi i carretti a mano, qualche cane, e infine, se non ci sono vecchietti con la bici elettrica, passano i pedoni!!!). Nel pomeriggio decidiamo di fare un giro in traghetto sul Bosforo, da dove ammiriamo il panorama e lo sfarzo dell'impero ottomano riflesso nei palazzi e nelle costruzioni imponenti.
Per cena, cercando un ristorante consigliato dalla Lonely, ci imbattiamo in una piccola Lokanta affollata: un tavolo è occupato da ben 8 poliziotti e noi, da bravi italiani pensiamo "se ci sono le forze dell'ordine è un posto sicuro e soprattutto si mangia benissimo!!! (ma la regola non valeva per i camionisti???). Fidandoci del nostro istinto, entriamo nel locale dove quasi nessuno parla inglese e a gesti riusciamo a conquistarci una succulenta cena a un prezzo veramente basso (ci dobbiamo ancora abituare al cambio lire turche / euro e spendere 8 euro a testa per una super cena ci sembra un sogno!).
Il venerdì gironzoliamo in attesa che ci raggiungano gli ultimi componenti del sestetto: Betta e Ninetto. E così, visitiamo parte del Bazar coperto e la Moschea di Solimano il Magnifico: bellissima!!! Poco turistica, con tanti fedeli che pregano, colorata e imponente, ti fa sentire a tuo agio... anche se ti hanno ricoperto di sciarpe a mo' di befana per farti entrare (e dire che i pantaloni mi arrivavano addirittura sotto al ginocchio!!).
La sera, inizia il nostro tour: proviamo l'ebbrezza degli autobus turchi notturni, partendo da Istanbul con destinazione Goreme, in Cappadokia. 9 ore di viaggio, in compagnia dei servizievoli e a volte fin troppo gentili steward della compagnia Metro, simpaticamente da noi soprannominati Umpa Lumpa (come quelli della Fabbrica di Cioccolato). In ogni momento del viaggio ti sono accanto, anche quando vorresti dormire.. controllano se hai il bicchiere con l'acqua, se il tuo sedile è regolato giusto e se scendi a far pipì quando ci si ferma all'Autogrill! Vuoi non scendere perchè vuoi dormire?!?! E no caro mio, ci fermiamo e scendi pure tu!! :-\
A parte questo però, un viaggio tranquillo e neanche troppo strapazzante. Tant'è che arriviamo a Goreme sprizzanti di energia (sopratutto dopo la colazione) e decidiamo di iniziare la visita della Cappadokia nel modo migliore: con un bel trekking nella Love Valley e nella White Valley alle ore 12.00! Ebbene sì, a parte il saggio Ninetto che decide di rintanarsi in camera e riposarsi dal duro anno lavorativo, noi 5 ci avventuriamo nella valle e scarpiniamo su e giù per più di tre ore sotto il sole cocente... che dire, un po' masochisti lo siamo, ma queste valli meritano una visita e non possiamo farle aspettare! Il castello di Uchisar ci sembra un miraggio con i suoi cunicoli e conformazioni strane.. ne restiamo abbagliati e nella stanchezza, ci facciamo pure babbare dal ristorante più chic di tutto il paese pagando ben 5 lire per una tazza di Cay (il buonissimo Thè Turco.... che negli altri posti abbiamo pagato dalle 0,50 alle 1,50 lire!).
Per riprenderci dallo choc facciamo un po' di shopping (o meglio, Betta fa un po' di shopping...) e rientriamo a Goreme rigorosamente a piedi!!! (ma i dolmus non passano mai quando servono!?!?!?). La sera scopriamo il ristorante che ci vedrà protagonisti tutte le sere: il Mercan Restaurant di Goreme, con buonissime specialità turche e fantastiche Pide da 5-6 lire cad!
Domenica 8 è il grande giorno: sveglia poco prima dell'alba per l'attesissimo giro in mongolfiera! Un pulmino ci trasporta, insieme ad altri zombie, al luogo della partenza dove conosciamo il nostro aitante pilota: Murat! Una volta in volo, la macchina fotografica non sa più dove puntare l'obiettivo: i camini delle fate, la Rose Valley, il vulcano che ha dato origine a tutte queste conformazioni, il pilota Murat, gli altri passeggeri tutti belli stipati nel cestino della mongolfiera e chi più ne ha più ne metta. Il volo dura parecchio e la sensazione di fluttuare nell'aria spinti dall'aria calda rimarrà nei nostri cuori per molto tempo.. come ci resteranno i poveri Umpa Lumpa che ci hanno aiutato in fase di atterraggio (certo che il pilota Murat, per pur bel fiòu che sia, poteva metterci un po' più di impegno e non farci atterrare in mezzo ai rovi...).
Per non rendere la nostra domenica troppo poco avvincente, dopo la mongolfiera, la colazione e un veloce riposino, ripartiamo per l'unico tour organizzato che abbiamo deciso di acquistare per riuscire a vedere gran parte della Cappadokia in una sola giornata. Vediamo camini su camini, rocce dalle forme strane, valli rocciose e verdeggianti, visitiamo il negozio delle ceramiche dove Betta si lancia nella produzione di un vasetto "alla Ghost", visitiamo il museo di Goreme con bellissime chiese bizantine ricavate nella roccia e alla sera distrutti, ci rechiamo al nostro solito ristorante :-)
Il giorno dopo è la giornata del relax, all'insegna dei giochi di carte (il "due" o come lo chiamano a Modena "l'amico del Giaguaro") e dell'ozio. Nonostante questo, decidiamo di non perdere l'ultimo pomeriggio Cappadokiano e prendiamo un avventuroso dolmus verso la città sotterranea di Kaymakli, la meno famosa e meno visitata della zona, ma non per questo meno bella e affascinante. Qui viviamo finalmente un po' di vera Turchia, con i vecchietti a bordo strada che cercano di capire dove vogliamo andare e che fermano il dolmus per noi, con i ragazzi che giocano a carte e che ci guardano come se fossimo degli alieni venuti da terre lontane e dove trangugiamo il più buon cay di tutta la vacanza (a costo di perdere il dolmus!!).
E così, siamo già giunti alla seconda tappa del nostro tour: destinazione regione dei laghi, nel paesello sperduto di Egirdir!
Nel frattempo il mio treno è arrivato... sono passate 4 settimane di lavoro e ho trovato solo ora il tempo per concludere il racconto!! Meglio per voi, sarò più sintetica :-)
Dunque, dov'ero rimasta? Ah si, a Egirdir, paesello di pescatori collocato su una penisola sul Lago, dove abbiamo potuto assaporare l'ospitalità turca di due nonnini che non parlano una parola di inglese e si esprimono a gesti, ma che riescono a farci sentire a casa e a sfarmarci con una cena succulenta e abbondante!! Qui ci diamo ad attività estreme: il bagno nel lago, il giro in barchino e l'ammuffito bagno turco dove una signora gentile ma tenace ci scartavetra per bene!! (e lo stesso fa un omaccione grande e grosso con i ragazzi che ne escono belli puliti come non mai!!).
Rigenerati e ripuliti, ripartiamo alla volta di Pamukkale, nota località turistica dove alla sera visitiamo le sorgenti di acqua calda (circa 60°!!) e decidiamo di fare i fanghi!! Eh si, questo viaggio in Turchia si sta rivelando proprio difficile e faticoso ;-)
A Pamukkale veniamo accolti da un albergatore veramente gentile (dell'Aspawa Hotel: se vi capita, andateci!! E cenate lì!!) che ci istruisce sul cosa fare e vedere nel parco con le piscine di travertino. E così il giorno seguente ci avventuriamo alle altre sorgenti (le più note e spettacolari) dove veniamo abbagliati dal bianco candido delle pareti e dei camminamenti che ci permettono di attraversare piscine di acqua tiepida. Il tutto attorniato da imponenti rovine di epoca romana e da una bellissima piscina dove stare immersi ore e ore!
Arriviamo dunque all'ultima parte del viaggio di gruppo: prendiamo l'autobus con la compagnia Pamukkale (e non lo faremo mai più!! Ci hanno babbato, vendendoci un biglietto per un big bus e alla fine ci siamo ritrovati su un mini bus da 30 posti.. scomodissimo e inadatto per il viaggio di 5 h che ci attendeva!!Grrrr) alla volta di Patara, spiaggia lunghissima e bianca, vicino alla cittadina di Fethiye.
Qui facciamo vita da spiaggia, diventando protagonisti di una sfida internazionale: Italia vs Turchia, in una sfida agguerritissima a beach volley!!! Inutile dire chi abbia vinto... contro una formazione di 3 donne pallavoliste e 3 ometti agili e scattanti dove volevano andare!?!? Tsè!! :-)
Dopo aver lasciato un segno indelebile nella memoria degli sfidanti, ripartiamo il giorno seguente alla volta di Oludeniz dove ahimè, ci divideremo: io e Bruno a Istanbul e gli altri 4 fortunelli ancora in giro per spiagge e monumenti!
Prima di salutarci però, abbiamo la brillante idea di fare una gita alla rinomata Valle delle Farfalle.. bellissima caletta, chiusa tra le montagne... e invasa dalle barche dei tour organizzate che fanno grigliate!! Che delusione!!! Oltre a ciò, il totale delle farfalle avvistate da noi 6 è stato di ben.... 3 esemplari!!!!
Dopo questo... partiamo definitivamente per Istanbul con un bel viaggio in autobus di 12 ore (autobus Ulusoy spettacolare!! Sedili super-comodi, omini gentili ma non invadenti e colazione!!). A Istanbul visitiamo la Moschea Blu, Aya Sophia, la Cisterna Basilica, il Bazar delle Spezie (dove troviamo finalmente il set per il Cay!) e facciamo mille acquisti a prezzi spettacolari!! Eh si, ci piace proprio la Turchia!!!
Ahimè, il 17 agosto giunge inesorabile e veloce... e così ci tocca rientrare, ma direi che l'esperienza turca è stata molto positiva!
Direi, tra le cose da ricordare (in ordine sparso):
1. Cibo (è praticamente impossibile trovare posti in cui io&Bruno non apprezziamo la cucina)
2. Monumenti e storia
3. Paesaggi incontaminati
4. Volo in mongolfiera
5. Ospitalità
6. Compagnia
7. Dolmus
8. Dolcetti al miele (meritano una menzione a parte rispetto al cibo)
mmmm ce ne sono sicuramente di altri... ma lascio spazio ai miei compagni di viaggio per elencarveli!
Intanto, se volete vedere qualche (..una marea...) foto, cliccate qui: https://picasaweb.google.com/109434168454804649482/TurchiaOnTheRoad_2011
Al prossimo racconto!
Annalisa
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