Tornati da 6 giorni. Stamattina mi sono svegliato alle 8, sonno ininterrotto. Jet lag sconfitto.
Tre giorni prima del nostro rientro Monti&C annunciano che i marò non torneranno in India. Titoli a 4 colonne sui giornali, servizi in tutti i telegiornali: L'Italia non rispetta la parola data. Manifestazioni in Kerala. Interrogazioni dei deputati dell'opposizione al partito del Congresso del quale è segretario Sonia Gandhi: e noi siamo in Gujarat dove al governo c’è l’opposizione! Quando ci chiedono Where are you from? rispondiamo From Switzerland, Bellinzona. Al controllo passaporti sono un po' nervoso, quando il poliziotto guarda la corrispondenza tra foto e faccia.
E' la terza volta che torno in India, a intervalli di 15 anni. Il paese è molto cambiato, più moderno, meno mendicanti, ma i colori dei sari, i gioielli delle donne sono, se possibile, ancora più luminosi. Qual'è la caratteristica dell'India che ti ha fatto tornare? mi chiede un albergatore. Il sorriso della gente, rispondo. Gli indiani incontrano il tuo sguardo e si illuminano. Non hanno l'aria incazzata o sospettosa di alcuni paesi mussulmani o lo sguardo attonito e un po' interrogativo dei cinesi. Photo, Photo, noi li fotografiamo (soprattutto le fotografiamo) e loro si fanno fotografare insieme a noi. I telefonini sono una grande risorsa. Io, in particolare, piaccio (sarà la barba bianca, il rispetto per gli anziani ...). Sono immortalato in centinaia di foto, con studenti universitari, bambini e insegnanti, belle ragazze, monaci buddisti, poliziotti, madri di famiglia, venditori di caramelle.
Abbiamo viaggiato da est, Bodhgaya (dove c'è l'albero della illuminazione del Buddha), al mare Arabico ad ovest. 4'000 kilometri in treno, bus, Apecar (il taxi più diffuso, chiamato tuc-tuc per il rumore del motore), auto, bicicletta. Anche a piedi. Siamo saliti per 6'000 dei 10'000 gradini della montagna sacra Girnar nel Gujarat: a quel punto la polizia ha bloccato la salita perchè sulla cima la gente non ci stava più. Alla festa Bhavnath c'era un milione di persone! Ad Allahabad, alla Kumbh Mela hanno partecipato 70 milioni di persone. Il tutto con una organizzazione che noi ce la sogniamo: altro che la nostra protezione civile! E' vero che loro ai grandi numeri ci sono abituati, essendo un miliardo e 200 milioni. E non è come in Cina. Qui fanno le elezioni: è la più grande democrazia del mondo. Probabilmente i votanti indiani sono di più della somma di tutti gli altri nel mondo.
Incredible India! è lo slogan del turismo indiano. E' vero ed è il motivo per andarci. Monumenti di tremila anni fa ad un livello artistico che, a quell'epoca, noi ci sognavamo. Un popolo con una storia e una cultura di 5'000 anni che si percepiscono ancora. Feste tradizionali per noi inimmaginabili. Colori, suoni, soprattutto gente. Ci torneremo (e non tra 15 anni).
Gianni (e Marina)
Che bello leggere i vs racconti di viaggio!! Ma quindi adesso sei il barba bianca più famoso dell'India???? :-)))
RispondiEliminaEheheh, quest'anno non sono andata, avevo bisogno di cambiare, ma in futuro è tra i paesi da vedere!!!
RispondiEliminaVi ho pensato esattamente con la stessa preoccupazione ma fortunatamente ogni tanto qualcuno accende il cervello.