La mia prima impressione è stata - leggendo il nome della corsa - che gli organizzatori volessero sfidare gli atleti a partecipare, rivolgendosi a loro quasi dicendo: «Vediamo quanto siete forti!».
Invece la marcia prendeva il nome dal fatto che il tracciato del percorso arrivava a costeggiare via via i forti austro-ungarici che durante la guerra mondiale del 1914-1918 hanno difeso, in zona, i confini dell'Austria, rispetto al territorio italiano (il confine passava vicino a Folgaria).
Però bisognava davvero essere forti: il giorno del nostro arrivo in loco leggiamo sui titoli del quotidiano "Trentino" la terribile notizia che un fulmine aveva abbattuto 15 pecore! Eccone la testimonianza fotografica.
Chissà cosa potevamo aspettarci...
Ed infatti furono acqua ed acqua (nonostante il fatto che Santo non se ne sia neppure accorto, coperto dal mio ombrellino durante una passeggiata serale, per cui ha tenuto il suo beatamente chiuso: «era solo una pioggerellina leggera», ripeteva. Io invece ero fradicio per tutta la parte destra, quella scoperta: infatti Santo stava alla mia sinistra).
Però, con grande sorpresa (ed un po' di invidia) di Aury e di Tweety, sono riuscito addirittura ad arrossarmi e ad avere il segno della canotta da corsa: avevo catalizzato su di me tutti i raggi solari della zona, un po' come faceva una grande antenna parabolica fotovoltaica posizionata nei pressi del nostro albergo, che in realtà era un B&B. Però molto carino. E con la spa interna. Ed anche con una colazione davvero completa (c'era pure una bottiglia di spumante in un secchiello da ghiaccio, ma mi hanno impedito di aprirla per colazione, e sto parlando delle Salamelle presenti).
Le foto che abbiamo pubblicato sul sito, nelle pagine fotografiche (alcune altre anche su Facebook, e sono pure arrivate prima), testimoniano la bellezza dei luoghi ed anche il calore della compagnia, comprese le immagini della corsa.
L'organizzazione poteva essere migliore, curando meglio l'evento. Invece non c'era uno speaker, non una partenza insieme, non i pettorali, non un po' di spettacolo all'arrivo. D'altra parte la pioggia non ha certo aiutato: all'arrivo tutti fuggivano via il più in fretta possibile.
La corsa in sé però meritava la partecipazione, soprattutto per i paesaggi montani e per alcuni strapiombi proprio di fianco al tracciato di corsa: davvero emozionanti.
Il pubblico che ha fatto ala al nostro passaggio erano... mucche. Le quali ci hanno guardate meravigliate quando abbiamo invaso il loro terreno (in un paio di situazioni ci è proprio capitato), ma hanno continuato a strappare l'erba, la buona e fresca erba. Solo Santo ne era intimorito (in quei casi avrò recuperato qualche secondo su di lui).
A dire il vero, la nostra non è stata una vera e propria invasione, perché non eravamo neanche tantissimi.
E i forti? Quasi tutti molto rovinati, ma testimonianza tremenda della durezza della vita di quei soldati. Di quegli uomini.
Non sono importanti i riscontri cronometrici, soprattutto perché Santo mi ha distanziato di mezz'ora.
Da citare invece la performance di Cristina che, partita per il percorso da 8 km, ne ha alla fine completati 20. E stava ancora molto bene! E, a conferma che, raggiunto un risultato è spontaneo porsi subito un obiettivo più impegnativo, ci ha tenuto ad affermare a gran voce che la prossima volta ne farà... 21!!!
Era la prima corsa in montagna per Ilmassi e per Tweety, e se la sono cavata molto bene. E, per dimostrare di che tempra sono fatti, il sabato, il giorno prima della corsa, si sono "sbranati" 2 ore di camminata per arrivare ad una cascata, sudando sotto l'unico sole che ci è capitato.
Anzi, anche quello che ci ha salutato quando siamo venuti via non era male...
Solo che durante la corsa era andato... al mare!
Buone ferie a tutti
Oggi è il mio compleannno e il tuo post è un bel regalo! La mia prima trasferta con le salemelle... Che emozione: i miei primi 20 k, e in più in montagna!! Un pò di paura, anche di non farcela, e poi due dei miti delle salamelle, lì con me: Lidio e Ilsanto che fanno addirittura la maratona. Bellissimo anche con la pioggia e un pò di fatica, poca esaltazione dell'evento e la pasta scotta all'arrivo! Ma ho la mia prima medaglia, la maglietta e la soddisfazione di esserci riuscita insieme al BradipoMissile che non sa sciare, ma che affronta le discese con gli sci uniti, con la Cristina fantastica scoperta triestina, che non voleva neanche iniziare il percorso e ci ha dato la birra, con l'Aury dolce e premurosa, con la bellissima Mayer, e con il mio Ilmassi che è sempre al mio fianco! Grazie a tutti per questa bella esperienza, soprattutto a te Lidio che ti sei fatto in quattro per tutta l'organizzazione. Eravamo in pochi... Ma buoni!! Alla prossima e buona corsa a tutti.
RispondiEliminaE' stato un piacere, anche se come regalo non vale, essendo involontario (e mancando di fiocco).
RispondiEliminaRiguardo alla compagnia, devo riconoscere che un po' all'inizio mi mancavano Ciccia e Frog. Ma poi è stato un turbine di emozioni (e di birra).
Ehhhh, tra il sì ed il no ha prevalso il no, ma per una giusta causa ;-)
RispondiEliminaFoto, blog e i racconti del Bradipo, sono testimonianze di quanto vi siate divertiti, brave salamelle!!! Uomini 'forti', ma questo si sapeva, e donne che sono molto di più di quello che credono, e qui scatta il campanilismo! Il gruppo poi è sempre un gran bel incentivo, quindi alla prossima salamella-gita, perchè l'eventuale maratona è solo una scusa.
PS Ma nella vasca idromassaggio cosa c'era? :D
PS2 AUGURIIIIIII TWEETTY, anche sei in ritardo!
GRAZIE FROG!!
RispondiEliminaCi sei mancata.
E mi sa che se il 70 è quello che penso.... abbiamo anche la stessa età!
Effettivamente non so cosa ci fosse nella vasca idromassaggio, perché io ero fuori (ci sono le testimonianze fotografiche).
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